19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Gonfiore addominale

Mai trattenere l’aria nell’intestino: potrebbe uscire dalla bocca

Trattenere l’aria che dovrebbe essere espulsa dall’intestino potrebbe causare diversi problemi. Ecco quali

Mai trattenere i gas intestinali, possono uscire dalla bocca
Mai trattenere i gas intestinali, possono uscire dalla bocca Foto: Di elbud | Shutterstock Shutterstock

Quando siamo in giro, tutto noi cerchiamo di mantenere un comportamento piuttosto educato. Seppur il nostro corpo ha esigenze specifiche, infatti, a nessuno di noi verrebbe in mente di fare un rutto in mezzo alla gente o, peggio, far uscire aria dal proprio intestino. Eppure, secondo la visione medico-scientifica ogni volta che tratteniamo aria creiamo un grande danno all’organismo. Ma non solo: mantenere intrappolato a lungo il gas derivante dai residui metabolici potrebbe anche fargli cambiare completamente strada. Ed è così che uscirebbe per vie totalmente inattese, tra queste persino la bocca.

Una questione di aria
Dopo aver mangiato, buona parte del cibo viene metabolizzato dal nostro microbiota – ovvero dall’insieme di microorganismi che vivono in simbiosi con il corpo umano. Questi secernono diversi metaboliti tra cui anche alcuni che noi percepiamo sotto forma di aria e gas. Va da sé che questi due elementi devono essere smaltiti in qualche modo e il mezzo che usa il nostro corpo, generalmente, è l’intestino. Cosa accade, però, se noi ne blocchiamo l’uscita?

Riassorbimento
Se noi non diamo la possibilità all’aria presente nell’intestino o nello stomaco di uscire, essa potrebbe essere riassorbita dall’organismo stesso. Ciò che è peggio è che l’aria potrebbe salire molto in alto e cercare la bocca come via di fuga. A suggerirlo è stato Clare Collins, professore di nutrizione e dietetica presso l'Università di Newcastle nel New South Wales (Australia), che ha scritto un articolo per The Conversation.

Perché siamo pieni di aria?
Quando il cibo arriva nell’intestino tenue, trasporta alcuni componenti non digeribili. Questi vanno a finire nell’ultimo tratto, chiamato colon. Qui intervengono i batteri intestinali che causano fermentazione. Durante tale meccanismo viene prodotto del gas insieme a degli acidi grassi che vengono utilizzati in alcune vie metaboliche legate all’immunità. Se i gas non vengono smaltiti possono però essere ri-assorbiti attraverso la parete intestinale, rientrando in circolo e successivamente espirati attraverso i polmoni. Se l’aria non esce neppure in questo modo può esserci una forte sensazione di disagio e distensione addominale.

La ricerca
Se da un lato è difficile convincere le persone a espellere il gas intestinale durante la giornata – soprattutto mentre si è in mezzo alla gente – dall’altro alcuni ricercatori sono riusciti a reperire una decina di volontari allo scopo di verificare metodi e quantità di gas espulsi. Per farlo hanno dovuto raccogliere il gas tramite un catetere rettale. Tutti i partecipanti hanno mangiato normalmente con l’aggiunta di 200 grammi di fagioli.

I risultati
Dai risultati è emerso che i volontari hanno prodotto circa 700ml di gas in sole 24 ore. Ma c’era chi arrivava a quasi 1500 ml. Il gas idrogeno è stato quello prodotto più in abbondanza (361 ml), seguito dal biossido di carbonio (68 ml). Solo tre partecipanti hanno prodotto metano da 3 a 120 ml. La maggiore quantità di gas veniva rilasciato un’ora dopo i pasti principali.

Le fibre contano?
Un altro studio ha voluto valutare la quantità di gas espulso in seguito all’ingestione delle fibre fornendo ai partecipanti una buona quantità giornaliera di semi di psillio (30 grammi). Anche in questo caso la quantità di gas espulso è stata misurata attraverso l’inserimenti di un catetere. I risultati hanno dimostrato che inizialmente si aveva una ritenzione maggiore di gas ma poi il volume rimaneva lo stesso. In pratica: minor quantità di scoregge, ma decisamente più grandi del normale.