Giornata Nazionale del Mal Di testa, ora ci sono i nuovi centri cefalea in tutta Italia
SIN e Anircef aprono nuovi centri cefalea in Italia per affrontare una delle prime 10 cause di disabilità al mondo: mal di testa, cefalea o emicrania
ROMA – Il mal di tesa, o ancora l’emicrania o la cefalea sono riconosciute dall’OMS tra le prime dieci cause di disabilità al mondo. Si pensi poi che, solo in Italia, il mal di testa affligge oltre 26 milioni di persone. Sabato 19 maggio in tutta Italia si celebra la Giornata Nazionale del Mal di testa 2018 dal tema ‘Dai una spallata al tuo dolore.
Le iniziative
Come ogni anno SIN (Società Italiana di Neurologia) e Anircef (Associazione neurologica Italiana per la ricerca delle Cefalee) partecipano alla Giornata Nazionale del Mal di testa. E, per l’occasione, hanno organizzate numerose iniziative presso i Centri Italiani specializzati nella cura delle cefalee. In tutta Italia, da Nord a Sud, i Centri apriranno le porte per fornire maggiori e precise informazioni su cosa fare quando il mal di testa diventa una sgradita compagnia. In questa occasione, si legge in un comunicato, gli esperti faranno chiarezza sulla diagnostica, sull’epidemiologia e sulle reali possibilità di cura che spesso i pazienti non conoscono, rassegnandosi a vivere in una condizione che penalizza fortemente la loro qualità di vita.
Creare una cultura della patologia
«La SIN sostiene fortemente questa iniziativa perché fare una corretta informazione presso l’opinione pubblica creando una cultura della patologia è fondamentale – spiega il prof. Gianluigi Mancardi, Presidente della SIN e Direttore Clinica Neurologica Università di Genova – Con questa iniziativa, vogliamo ribadire l’importanza di un paziente informato, che sappia a chi rivolgersi e dove farsi curare. Avere una diagnosi precisa così come risolvere o curare al meglio il problema deve essere il primo obiettivo comune, sia del paziente che dello specialista che lo ha in cura».
Mal di testa, le cause
Non tutti lo sanno, ma il mal di testa, o cefalea, è una condizione molto frequente e può dipendere da cause diverse. Tuttavia, talvolta è sintomo di altre malattie sottostanti: le cosiddette cefalee secondarie. In questa categoria troviamo per esempio l’ipertensione arteriosa, la sinusite, diverse patologie endocraniche. Talvolta, invece, è un disturbo a sé stante: in questo caso viene chiamata cefalea primaria, che non ha altre cause evidenziabili da comuni metodiche di indagine come la TAC o la RMN, ma si manifesta esclusivamente con il sintomo del dolore – riporta il comunicato.
Le diverse tipologie
Le cosiddette cefalee primarie sono assai frequenti nella popolazione generale: per esempio, la cefalea di tipo tensivo (CdTT), caratterizzata da dolore nucale o cervico-frontale gravativo, ha una prevalenza, nel periodo di 1 anno, pari a circa il 30% della popolazione globale. L’emicrania, un tipo di cefalea primaria i cui attacchi coinvolgono in genere un unico lato del capo, accompagnati spesso da disturbi visivi, nausea e vomito, interessa il 10-20% della popolazione generale.
L’importanza della diagnosi corretta
Sebbene negli ultimi anni siano stati fatti molti passi avanti nella diagnostica e nella terapia di queste forme morbose, è tuttavia necessaria una diagnosi corretta e precisa, perché ogni tipo di cefalea richiede una specifica terapia. Quanto al caso dell’emicrania, per esempio, quando la frequenza supera i 4 giorni al mese sono necessarie sia una terapia preventiva sia una di attacco per evitare la cronicizzazione e l’abuso di farmaci. Secondo i criteri diagnostici della Società Internazionale delle Cefalee, infatti, la diagnosi di ‘emicrania cronica’ viene formulata nel caso in cui la cefalea sia presente da almeno 3 mesi, con frequenza di minimo 15 giorni al mese, di cui almeno 8 caratterizzati da sintomi tipici dell’emicrania.
Nuova e promettente possibilità di cura
«La Giornata Nazionale del Mal di Testa – sottolinea Fabio Frediani, Presidente Anircef e Direttore U.O.C. Neurologia e Stroke Unit, Ospedale S. Carlo Borromeo di Milano – arriva in un periodo in cui si inizia a vedere all’orizzonte una nuova e molto promettente possibilità di cura. E’ imminente, infatti, l’immissione sul mercato di nuove molecole, gli anticorpi monoclonali, pensate per bloccare l’attività del CGRP, una piccola proteina responsabile dello scatenamento degli attacchi di Emicrania. Si tratta delle prime molecole in assoluto realizzate con l’obiettivo di agire in modo estremamente mirato sui meccanismi che generano gli attacchi. I risultati dei primi studi sperimentali sembrano essere molto promettenti, se è vero che 1 paziente su 4 arriva a non avere più attacchi di emicrania anche per un mese intero, partendo da una condizione di attacchi molto frequenti, anche 2 o 3 a settimana. Oltretutto, proprio grazie al loro meccanismo molto specifico, gli effetti collaterali sono praticamente irrilevanti».
Il Congresso
A presentare queste e altre novità scientifiche saranno gli esperti riuniti per il prossimo Congresso Nazionale ANIRCEF, che si terrà presso l’Università Statale di Milano dal 15 al 17 giugno 2018, rappresentando un importante momento di confronto per tutti gli specialisti di settore con la presentazione di dati che testimoniano l’importanza di queste nuove terapie e delle ricerche in questo campo. L'ANIRCEF, nata nel Luglio 2002, è un'Associazione Scientifica costituita per la massima parte da Neurologi ed è affiliata alla SIN, Società Italiana di Neurologia. La mission fondamentale è promuovere la ricerca scientifica di base e clinica nel campo delle cefalee.
Per maggiori informazioni sulla Giornata Nazionale si può visitare questa pagina.