23 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Obesità e malattie cardiovascolari

Chi è sovrappeso con malattie cardiache non è vero che vive di più. Sfatato il paradosso dell'obesità

Si era arrivati a dire che le persone con malattie cardiache e obese in realtà vivessero di più di chi è normopeso: non è così

Obesità e sovrappeso, si vive meno e peggio
Obesità e sovrappeso, si vive meno e peggio Foto: Shutterstock

CHICAGO – Essere in sovrappeso o obeso, e con diagnosi di malattie cardiache o cardiovascolari, non allunga la vita; anzi. Ricercatori sfatano il cosiddetto 'paradosso dell'obesità', che voleva far vivere gli obesi più a lungo delle persone con le stesse malattie ma normopeso. Che poi, a pensarci bene, perché se l'essere sovrappeso o obesi è in genere l'anticamera di numerose malattie e disturbi, dovrebbe far vivere più a lungo?

Vivi di più o di meno?
Se dunque qualcuno aveva ipotizzato che l'essere obesi e sofferenti di malattie cardiovascolari faceva vivere di più che se, con le stesse patologie, si era normopeso. Ecco che i ricercatori della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago (Illinois) hanno fatto finalmente chiarezza, dimostrando che il paradosso dell'obesità è inesistente. E che, anzi, essere sovrappeso o obesi – come già si sapeva – non può fare che male.

Si vive più a lungo con un peso normale
I ricercatori statunitensi hanno così stabilito quale sia la prospettiva di vita per le persone normopeso, sovrappeso e obese, basandosi sul rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e di morirne dopo la diagnosi. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista JAMA Cardiology, mostrano invero che non solo gli individui obesi hanno vite più brevi, ma passano più anni degli altri a fare i conti proprio con le malattie cardiovascolari, che influiscono pesantemente sulla qualità della vita stessa. «Il paradosso dell'obesità – spiega la dott.ssa Sadiya Khan, principale autore dello studio – ha causato molta confusione e potenziali danni perché sappiamo che ci sono rischi cardiovascolari e non cardiovascolari associati all'obesità. Ho moltissimi pazienti che mi domandano: 'perché devo dimagrire, se la ricerca dice che vivrò più a lungo?'. Io rispondo loro che perdere peso non riduce solo il rischio di malattie cardiache in via di sviluppo, ma anche di altre malattie come il cancro. I nostri dati mostrano che si vive più a lungo e in buona salute con un peso normale».

Lo studio
Il team di ricerca ha preso in esame i dati relativi a 190.672 soggetti facenti parte di 10 grandi coorti prospettiche del Cardiovascular Disease Lifetime Risk Pooling Project, un largo studio che negli ultimi sette decenni ha raccolto e concentrato dati a livello individuale provenienti da numerosi studi di coorte longitudinali basati sulla popolazione Usa. Al basale (ossia all'inizio dello studio), tutti i partecipanti non avevano ricevuto diagnosi di malattie cardiovascolari.  Di questi è stato stabilito il valore di BMI. Durante il periodo di follow-up, gli autori dello studio hanno preso in esame le malattie cardiovascolari valutandole sia in generale che, più nello specifico, in base al tipo. Tra queste, malattia coronarica, insufficienza cardiaca, ictus, morte cardiovascolare e morte non cardiovascolare.

I risultati
Come si aspettavano, i ricercatori hanno visto confermare che le persone sovrappeso o obese avevano maggiori probabilità di essere vittime di ictus, infarto, insufficienza cardiaca o morte per malattie cardiache. In linea generale, si è osservato come negli uomini tra i 40 e i 59 anni, in sovrappeso, vi era il 21% di maggiori probabilità di subire questi eventi rispetto ai soggetti normopeso. Nelle donne, poi, il rischio aumentava fino al 32%.
Nello specifico, gli uomini sovrappeso vedevano aumentare del 67% le probabilità di avere un infarto, un ictus, soffrire di insufficienza cardiaca o morire per un evento cardiovascolare, rispetto alle persone normopeso. Le probabilità nelle donne erano addirittura dell'85%.

Si muore prima
Come se non bastasse essere vittime di questi eventi cardiovascolari, lo studio ha evidenziato come le persone tra i 40 e i 59 anni (oggetto dello studio) in sovrappeso o obese, vivessero in media da quasi due anni a 6 anni in meno rispetto alle persone normopeso. Infine, le persone in sovrappeso o obese passano maggior parte della loro vita a dover fare i conti con le malattie cardiovascolari, sempre rispetto a coloro che sono di peso ritenuto nella norma. «Un peso salutare – sottolinea la dott.ssa Khan – promuove una sana longevità o una vita più sana oltre che più lunga, così che gli anni migliori siano anche quelli in cui si è più in salute. Si tratta di avere una qualità della vita migliore».