Molti italiani costretti a chiedere un prestito per pagarsi le cure
Nel 2017 erogati 400 milioni in finanziamenti per la salute. 7 mila euro l'importo medio, da restituire in 4 anni e mezzo

ROMA – Molti sono gli italiani che, per potersi curare, si sono ritrovati a dover richiedere un finanziamento. Secondo un'indagine di Facile.it e Prestiti.it, infatti, nel 2017 in molti, per evitare di rimandare spese legate alla propria salute, hanno dovuto ricorrere a un prestito personale. Circa il 4% di chi ha presentato domanda di finanziamento esplicitando la finalità: dato equivalente a un valore complessivo stimato di oltre 400 milioni di euro erogati a questo scopo.
Decine di migliaia le richieste
I portali hanno analizzato un campione di oltre 50mila richieste presentate attraverso i siti da gennaio a dicembre dello scorso anno, evidenziando come i dati vadano in qualche modo a completare il quadro tracciato da quelli che, per il 2016, stimavano in un numero compreso fra i 3,9 (Fonte Istat) ed i 12 milioni (Fonte Censis) gli italiani che avevano rinunciato o rimandato spese mediche, specialistiche o prestazioni sanitarie di vario tipo.
La cifra media richiesta
La richiesta media presentata nel corso dei 12 mesi, si legge nell'analisi, è stata pari a 6.898 euro, da restituire nell'arco di quasi 4 anni e mezzo (53 rate). Guardando alla composizione anagrafica del campione, emerge che l'età media di chi richiede un prestito per sostenere spese sanitarie (46 anni) è notevolmente più alta se confrontata con quella di chi richiede finanziamenti per scopi diversi e supera di ben 5 anni l'età media di chi si rivolge, in generale, ad una finanziaria (41 anni). Più di una domanda su quattro (28,2%) arriva dalla fascia di popolazione con età compresa tra i 35 e 44 anni; seguono coloro che hanno tra i 45 e i 54 anni (25,9%) mentre al terzo posto si posiziona la fascia 55-64 anni (18,3%), ultimi gli under 25 e gli over 65, con percentuali pari, rispettivamente, al 2,9% ed al 7,8%.
Più le donne
Altro dato interessante emerge analizzando il sesso dei richiedenti; nel 40,47% dei casi a presentare domanda di finanziamento è stata una donna. Il valore è estremamente alto se lo si considera rispetto alle richieste di prestito totali, dove la percentuale femminile di richiedenti si ferma al 28,74%. Tra le spese sanitarie sostenute vi sono, impianti di ortodonzia e occhiali da vista, per sé o per i figli, ma anche operazioni di chirurgia estetica e trattamenti di bellezza che spesso hanno un impatto economico importante. La categoria professionale che fa più ricorso al credito al consumo per sostenere le spese mediche è quella dei dipendenti privati a tempo indeterminato (66,48%), ma è notevole anche il dato relativo ai pensionati, cui fa capo oltre una richiesta su dieci (12,84%). Lo stipendio medio dichiarato in fase di presentazione della domanda è di 1.589 euro mensili.
La differenza tra le regioni
A livello territoriale, le regioni in cui le domande di finanziamento per spese mediche hanno raggiunto le percentuali maggiori sono il Friuli Venezia Giulia, dove il 5,08% delle richieste di prestito tra quelle per le quali è stata indicata la finalità è destinato alle spese sanitarie, il Trentino Alto Adige (4,73%) e il Lazio (4,46%). Di contro, Sardegna e Campania sono le aree con i valori percentuali più bassi, rispettivamente il 2,14% e il 2,54%.
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