L’olio di cocco riduce il rischio di malattie cardiovascolari: lo studio
L’olio di cocco sembra ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e ictus: il segreto è nel riequilibrio del colesterolo ematico

Arriva un’ulteriore conferma dagli scienziati: l’olio di cocco è un alimento benefico per la nostra salute. Fino a poco tempo molti lo demonizzavano perché - come spesso accade - si fa «di tutta l’erba un fascio» e si tende ad aver paura degli acidi grassi saturi, qualunque sia la loro provenienza. Sostanze che, tuttavia, oggi la scienza comincia a rivalutare. Ed è così che i lipidi contenuti nell’olio di cocco, continuano a vincere meriti tra una ricerca scientifica e l’altra: questa volta è stato associato a un miglioramento della salute cardiovascolare.
Fa bene o fa male?
Da tempo molti scienziati sostenevano che l’olio di cocco possiede incredibili virtù salutari, tant’è vero che c’è chi è riuscito a ottenere evidenti miglioramenti persino nel trattamento del Parkinson. D’altra parte sono ancora molti i medici e i ricercatori che sostengono che tutti i tipi di grassi saturi possano essere pericolosi per la salute umana. Invece oggi sappiamo che numerosi studi hanno smentito questa credenza. Non a caso l’olio di cocco – ricchissimo di acidi grassi a media catena – si è dimostrato efficace nel ridurre il rischio di eventi cardiovascolari fatali.
Riduce malattie cardiache e ictus
Uno studio condotto recentemente dall'Università di Cambridge, ha evidenziato come l’olio di cocco possa essere in grado di ridurre il rischio di malattie cardiache e ictus se consumato quotidianamente per un mese intero. Durante la ricerca, gli scienziati hanno reclutato 94 volontari di età compresa fra i 50 e 75 anni, nessuno di loro era affetto da gravi malattie cardiache e diabete. Tutti i partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi: uno doveva consumare 50 grammi di olio di cocco, l’altro 50 millilitri di olio extravergine di oliva e l’ultimo la stessa quantità di burro per un totale di quattro settimane.
I risultati
Dai risultati ottenuti dagli scienziati è emerso che il burro ha registrato un aumento del 10% dei livelli di colesterolo LDL. Chi aveva consumato l’olio extravergine di oliva aveva valori pressoché stabili o leggermente tendenti alla riduzione delle LDL ma un aumento (5%) del colesterolo HDL – considerato buono per la nostra salute. Ma la vera differenza si è rivelata nelle persone che consumavano olio di cocco: i valori di LDL sono scesi e l’HDL è aumentato del 15%. Ciò significa che potenzialmente potrebbe essere un ottimo rimedio per ridurre al minimo il rischio di malattie cardiache e ictus.
Non cambiate le vostre abitudini
Il dottor Khaw, coordinatore dello studio, ci tiene a precisare che nonostante i risultati siano molto promettenti, non avrebbe senso cambiare improvvisamente le proprie abitudini alimentari. Infatti affinché il tutto sia confermato è importante che vengano effettuati studi a lungo termine. Per cui eliminare dalla tavola gli altri grassi a favore dell’olio di cocco verrebbe considerato un comportamento «irresponsabile», concludono i ricercatori.
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I grassi contenuti nell’olio di cocco proteggono le funzioni cerebrali e riducono i sintomi dell’Alzheimer. Ulteriori studi sono necessari.