18 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Do it yourself: fare in casa l’olio di cocco

Autoproduzione: 3 modi per preparare in casa l’olio di cocco o burro di cocco

Tre metodi semplici e sperimentati per ricavare l'olio di cocco partendo dal frutto fresco o essiccato

Dell’olio di cocco in questi ultimi anni se ne sta parlando moltissimo. Nonostante contenga per la maggior parte grassi saturi, infatti, sembra agire in maniera positiva nei confronti dell’apparato cardiovascolare. Il problema, però, è riuscire a trovare un prodotto di alta qualità – il cosiddetto olio vergine integrale – affinché i benefici siano realmente apprezzabili. Ecco, allora, un modo semplice e naturale per ottenere piuttosto velocemente l’olio di cocco partendo dal cocco fresco o disidratato.

L’olio di cocco protegge l’apparato cardiovascolare
Le ricerche in merito si sprecano e l’olio di cocco è passato nel giro di pochi anni da demonio a santo. Come è potuto accadere tutto questo? Il problema è nato quando inizialmente si compivano studi su un olio di cocco non puro e idrogenato. Va da sé che un prodotto di questo genere mette a serio rischio la salute umana. Negli ultimi anni, invece, i ricercatori si sono concentrati sulle virtù dell’olio di cocco purissimo – altrimenti definito burro di cocco. Una recentissima ricerca condotta nella primavera 2016 e pubblicata su Nutrion Reviews ha mostrato come l’olio di cocco sia in grado di alterare «il profilo lipidico del sangue in modo coerente con una riduzione dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari».

Antiossidante e antistress
Questa è una peculiarità dell’olio di cocco di cui si parla ancora molto poco. Uno studio del 2015 [3] ha evidenziato il potenziale effetto antistress generato dall’uso costante di olio di cocco. Durante la ricerca è stato testato il consumo dell’olio di cocco vergine contenente polifenoli e acidi grassi a catena media, ritenuti eccellenti per la salute umana. Lo studio, condotto su modello animale, ha valutato l’effetto antistress e antiossidante alla dose di 10 mg per chilo di peso corporeo. Dopo aver indotto lo stress sui ratti con vari metodi, è stato somministrato l’olio di cocco. Dai risultati è emerso che i topi avevano una riduzione dello stress, elevati antiossidanti cerebrali, bassi livelli di 5-idrossitriptamina e minor lavoro delle ghiandole surrenali. Ma non solo: gli scienziati hanno registrato anche livelli sierici di colesterolo, trigliceridi, glucosio e corticosterone inferiori. «Questi risultati – concludono i ricercatori – suggeriscono il valore potenziale di VCO [olio di cocco vergine, Nda] come un olio funzionale antistress».

L’olio di cocco previene l’alzheimer
Un ulteriore studio [4] spiana la strada per un possibile effetto coadiuvante nel trattamento e prevenzione dell’Alzheimer. Sembrerebbe, infatti, che l’olio di cocco sia un prodotto potenzialmente utile per evitare la formazione delle placche beta amiloidi e aumentare la sopravvivenza dei neuroni. Ulteriori studi saranno necessari a conferma di tale tesi.

Olio di cocco fatto in casa utilizzando cocco fresco
Prima di tutto è doverosa una precisazione: l’olio di cocco e il burro di cocco sono esattamente lo stesso prodotto. Viene chiamato in entrambi modi semplicemente perché a temperatura ambiente media si presenta in modo molto simile al burro, per cui ha una densità piuttosto elevata. Al contrario, al di sopra dei 24-26 gradi Centigradi diventa un prodotto liquido molto simile all’olio di sesamo. Per estrarre l’olio di cocco a livello casalingo hai bisogno di una noce di cocco fresca e matura. Il colore deve essere marrone scuro, se presenta parti verdi il frutto non è giunto a completa maturazione. Apri quindi il cocco aiutandoti con un piccolo martello e ricava la polpa del cocco, eliminando l’acqua che fuoriesce dal frutto. A questo punto metti nel mixer da cucina la polpa spezzettata e aziona l’elettrodomestico. Continua a frullare sino a che otterrai un prodotto semi-denso. Se necessario, aggiungi una piccola quantità di acqua. A questo punto prepara un contenitore in vetro con un colino e filtra il latte. Il liquido ottenuto va poi filtrato con una pezza di lino a trama finissima o un canovaccio da cucina (lavato senza ammorbidente per evitare che i residui finiscano all’interno). Una volta ottenuto il latte di cocco riponi il contenitore in frigo per una notte intera. L’indomani mattina noterai che il prodotto sarà diviso in due parti: quella superiore più liquida e quella inferiore più solida. Quest’ultima è l’olio di cocco. Metti da parte il siero che si trova in superficie e riponi il burro (olio) di cocco in un barattolino di vetro. L’olio puro si conserva a temperatura ambiente al riparo dalla luce.

Estrarre l’olio di cocco con il frutto disidratato
E’ indubbio che nel nostro Paese sia molto più facile trovare il cocco disidratato, specie nei mesi invernali. Anche con questo è possibile preparare un olio di cocco di alta qualità, l’importante è acquistarne uno biologico, privo di ingredienti aggiunti. Scalda un po’ di acqua – generalmente il doppio del volume del cocco disidratato o 350 ml per 750 g di cocco – e versala in un contenitore in vetro o ceramica insieme alla farina di cocco. Lascialo reidratare per almeno tre o quattro ore. A questo punto versa tutto nel frullatore e ricava anche in questo caso una cremina semi-densa. Se necessario aggiungi un po’ d’acqua. Ora il procedimento è uguale al precedente: filtra con un colino e un canovaccio da cucina e riponi il liquido in frigo per una notte intera. Il giorno seguente elimina il siero che si è formato in superficie e metti da parte l’olio di cocco che troverai al formo sotto forma di burro.

Il metodo più veloce: filtrandolo in frigo
Esiste un altro metodo, senz’altro più veloce, ma con il quale si ottiene un prodotto leggermente meno puro. Puoi usarle del latte di cocco autoprodotto (dal cocco fresco o disidratato) o acquistato. Dopodiché prepara una ciotola in vetro in cui avrai inserito un colabrodo. Ricopri quest’ultimo con un canovaccio da cucina. Ora versa il latte all’interno e riponi il tutto in frigorifero a sgocciolare. Dopo circa otto ore il prodotto che troverai sul canavaccio è quello che potrai utilizzare per cucinare o produrre cosmetici fai da te. Tuttavia, va detto che in questo modo parte della crema di latte sarà miscelata all’olio di cocco e quindi andrebbe conservato in frigorifero. Per purificare il prodotto è sufficiente esporlo in un ambiente leggermente riscaldato (circa 26 gradi Centigradi) e attendere che divenga parzialmente liquido. L’olio di cocco risalirà in superficie mentre la crema di latte, più densa, rimarrà al fondo. Basterà, quindi, inclinare leggermente il contenitore per dividere l’olio dalla crema.

[1] Asia Pac J Clin Nutr. 2011;20(2):190-5. Coconut oil is associated with a beneficial lipid profile in pre-menopausal women in the Philippines. Feranil AB1, Duazo PL, Kuzawa CW, Adair LS.

[2] Nutr Rev. 2016 Apr;74(4):267-80. doi: 10.1093/nutrit/nuw002. Epub 2016 Mar 5. Coconut oil consumption and cardiovascular risk factors in humans. Eyres L1, Eyres MF2, Chisholm A2, Brown RC2.

[3] Antistress and antioxidant effects of virgin coconut oil in vivo. swee keong yeap,1 boon kee beh,2 norlaily mohd ali,3 hamidah mohd yusof,3 wan yong ho,4 soo peng koh,5 noorjahan banu alitheen,3 and kamariah long5

[4] J Alzheimers Dis. 2014;39(2):233-7. doi: 10.3233/JAD-131436. Coconut oil attenuates the effects of amyloid-β on cortical neurons in vitro. Nafar F1, Mearow KM1.