26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Blitz contro i farmacisti abusivi

Scoperta la Chinatown dei farmacisti abusivi: sequestrati a Milano 183mila prodotti

Un preoccupante fenomeno che desta preoccupazione quello dei farmacisti abusivi. A Milano scoperta la Chinatown dei farmaci, cui è seguito un maxi sequestro. Tre persone denunciate

Farmacisti abusivi alla Chinatown
Farmacisti abusivi alla Chinatown Foto: Shutterstock

MILANO – Un blitz della Polizia municipale a Milano ha permesso di scoprire la Chinatown dei farmacisti abusivi. Dopo l’intervento degli agenti sono stati sequestrati 183 mila prodotti, tra cui farmaci e integratori alimentari. Il fatto è avvenuto in un negozio di via Paolo Sarpi a Milano dove, oltre al sequestro della merce sono state denunciate tre persone per esercizio abusivo della professione di farmacista e per importazione illegale di prodotti farmacologici. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato anche per false dichiarazioni a pubblico ufficiale poiché aveva finto di essere soltanto un collaboratore, scaricando le responsabilità ai ‘veri’ proprietari che sarebbero stati in Cina. Ai coinvolti nella vicenda è stata inoltre elevata una ammenda di 20 mila euro.

Il blitz degli agenti
In base alla ricostruzione dei fatti, gli agenti della polizia locale si sono presentati nel negozio in borghese, per non destare sospetti. Controllando la merce in quella che era una sorta di erboristeria, gli agenti hanno trovato 138mila integratori alimentari con etichette prive delle informazioni necessarie come le caratteristiche del prodotto, gli ingredienti, le avvertenze sull’utilizzo. Oltre a questi sono stati rivenuti 45mila cosmetici privi del marchio di controllo CE e non conformi alle norme di sicurezza. Sul banco erano altresì presenti farmaci importati illegalmente, tra cui creme antinfiammatorie, compresse per i dolori gastrici, colliri oculari, sciroppi pediatrici e soluzioni pediatriche per aerosol. Anche sul fronte degli apparecchi medicali sono stati sequestrati 130 dispositivi, tra i quali dispositivi per il controllo della glicemia.

Un fenomeno che desta preoccupazione
Il ‘mercato’ della salute è un filone piuttosto fiorente, perché agisce sulle persone che in quel momento sono più deboli, perché hanno un problema che li assilla. Per cui è facile lasciarsi ingannare da sedicenti operatori sanitari, come appunto falsi farmacisti che, magari, propongono rimedi pericolosi, resi attraenti dal prezzo. «Capisco che a volte è facile essere attratti da prezzi competitivi – ha commentato l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza – ma ricordo che questi prodotti possono essere dannosi per la salute». Secondo il Capo della Polizia Locale, Marco Ciacci, questo è un fenomeno «che desta preoccupazione», ma al contempo assicura che saranno fatti ulteriori controlli per evitare che si ripresentino situazioni del genere.