30 marzo 2023
Aggiornato 00:30
Pericolo epidemie dimenticate

Ritorna la peste nera. Per ora in Arizona con tre casi umani. Cos'è la peste

Il ritorno della peste bubbonica, la malattia causa di terribili epidemie che hanno decimato le popolazioni europee nel Medioevo. La morte nera è riapparsa in Arizona, dove ci sono stati 3 casi. A trasmetterla sono le pulci. Tutto sulla peste: sintomi, cure, trasmissione, storia

Le pulci trasmettono la peste bubbonica
Le pulci trasmettono la peste bubbonica Foto: Shutterstock

STATI UNITI – La peste, conosciuta anche ‘morte nera’, è stata una delle più devastanti epidemie che hanno interessato l’umanità nei secoli scorsi. Pareva dovesse essere definitivamente sparita, e invece arriva la notizia di tre casi registrati in Arizona, negli Usa. Questa volta però, a trasmetterla non sarebbero stati i topi, ma le pulci che la trasmettono sia all’uomo che agli animali. Allarme per la possibile diffusione.

Un incubo
La peste, è stata una terribile malattia che ha devastato intere popolazioni europee e italiane nel Medioevo: famosa è quella che colpì Firenze al tempo della famiglia Medici. Un’infezione così spaventosa che è nel tempo stata utilizzata come argomento di diversi racconti e romanzi. Si pensi ai Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, o ancora a La Peste di Albert Camus (1947). Della Peste parla anche il più recente romanzo di Ken Follett, Mondo senza Fine. Ma se la peste ha da sempre popolato i peggiori incubi dell’umanità, si riteneva fosse ormai soltanto un ricordo; invece.

Il ritorno della peste
A dare notizia del ritorno della peste sono i Dipartimenti della Salute dei Distretti di Navajo e di Coconino in Arizona (Usa) dove sono state rinvenute pulci infettate dalla peste su alcuni animali domestici, in particolare su dei cani nella città di Taylor. Per questo motivo è subito scattato l’allarme e le autorità locali hanno invitato la popolazione a prendere le dovute precauzioni «per ridurre il rischio di contrarre una malattia grave, trasmessa da pulci, roditori, conigli e i loro predatori». Anche la peste è una cosiddetta zoonosi, ovvero una malattia che può essere trasmessa all’uomo da un animale infetto. In questo caso, però, sono le pulci a poterla trasmettere sia all’essere umano che a un animale, i quali possono contrarla per contatto diretto o per morso.

I primi tre casi di peste nell’uomo
Sono già tre i casi di peste sull’uomo segnalati. Si sono verificati nella contea di Santa Fe, nel Nuovo Messico, all’inizio dell’estate. Secondo le autorità sanitarie all’inizio di giugno è stato rilevato un primo caso su uomo di 63 anni. A questo ne sono seguiti altri due alla fine di giugno che hanno interessato due donne, rispettivamente di 52 e 62 anni. Tutte e tre le vittime, che per fortuna sono guarite, sono tuttavia rimaste molti giorni in ospedale prima di essere dimesse.

La peste nera
La terribile peste nera è stata una delle maggiori cause di morte tra le persone nel Medioevo. Si pensi che nel 1350 d.C. si stima abbia ucciso circa il 60% della popolazione europea. Si ritiene che a diffonderla in Europa siano stati, loro malgrado, i marinai genovesi che scappavano da Caffa in Crimea, assediata dai Tartari nel 1347. Questi ultimi per espugnare lo scalo commerciale avevano catapultato i loro soldati morti per la peste oltre le mura, infettando i genovesi. L’avvento di migliori condizioni igieniche e di medicinali come gli antibiotici hanno reso ‘innocua’ questa spaventosa malattia. Da allora si registrano pochi casi ogni anno: l’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di circa 3.000 casi al mondo ogni anno, per lo più concentrati in regioni come l’Asia, l’Africa e Sudamerica. Ecco perché la peste da tempo non era più tra le preoccupazioni delle persone, specie in Occidente. Ma, dato che non è mai del tutto scomparsa, si sa infatti che in qualche modo ha continuato a esistere, specie tra alcuni animali come i roditori (topi, scoiattoli ecc.) che ne sono infettati per mezzo delle pulci.
Nonostante in Europa e Australia la peste non abbia quasi più fatto la sua comparsa, nel Stati Uniti qualche caso è segnalato ogni anno. Nel 2006 due persone erano morte per la peste negli Usa, con ben 17 casi registrati. Secondo i dati dei CDC americani, nell’ultimo secolo ci sono stati oltre 1.000 casi di peste tra gli umani.
A ci si domanda come mai la peste non sia mai del tutto scomparsa, gli esperti rispondono che è per via delle pulci, che sono presenti in tutto il pianeta in grandi popolazioni e che infestano gli animali. Questi ultimi, spesso divengono il veicolo inconsapevole della malattia.

Cos’è la peste
La peste è una malattia infettiva causata da un batterio chiamato Yersinia pestis. A veicolarlo sono in genere le pulci che infestano animali selvatici come cani della prateria, scoiattoli e topi. Sono stati registrati anche casi di infezione di animali domestici come cani e gatti. Le pulci, quando si moltiplicano in abbondanza, o non hanno a disposizione un numero sufficiente di animali da parassitare possono attaccare anche l’uomo, trasmettendo potenzialmente la malattia.
Al momento non esiste un vaccino contro la peste, per cui l’unica soluzione è la cura con antibiotici quando si verifichi un contagio. La più comune forma di peste è quella chiamata ‘peste bubbonica’ che è poi quella trasmessa dalle pulci o da animali infetti. È caratterizzata dell’esordio di bubboni, ovvero lo sviluppo di rigonfiamenti delle ghiandole linfatiche. Altri sintomi tipici sono febbre, mal di testa, estrema debolezza.
Altre forme meno conosciute, ma spesso più pericolose sono la peste polmonare, che si può trasmettere da persona a persona attraverso l’aria o il respiro. È caratterizzata da sintomi tipici della peste, con in più una polmonite accompagnata da dolori toracici, respiro corto, tosse ecc. Vi è poi anche la forma di peste setticemica, che è una conseguenza di complicanze di una precedente forma di peste. Per tutte le forme di peste è fondamentale intervenire immediatamente con il trattamento, o entro massimo le prima 24 ore dalla comparsa dei sintomi, perché altrimenti risulta mortale.