29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Altri due bambini ricoverati con gli stessi sintomi

Latte non pastorizzato: muore bimba di 16 mesi per un gelato

Le autorità sanitarie sono in allarme per tre casi di intossicazione alimentare nel giro di poco tempo, verificatisi in provincia di Bari. Una bambina di 16 mesi muore dopo aver mangiato un gelato, e altri due bambini sono ricoverati con gli stessi sintomi

Un gelato avrebbe causato la morte di una bimba
Un gelato avrebbe causato la morte di una bimba Foto: Shutterstock

ALTAMURA – Muore a soli 16 mesi dopo aver mangiato un gelato. Accade ad Altamura, in provincia di Bari dove, nel giro di poche ore si sono verificati altri due casi di intossicazione alimentare. Il colpevole sarebbe il latte non pastorizzato utilizzato per la produzione del gelato che ha causato l’infezione mortale. Le autorità sanitarie del luogo sono in allarme.

Il gelato sotto accusa
Un gelato prodotto con latte crudo sarebbe la causa della sindrome emolitico-uremica provocata dal batterio Escherichia coli che ha ucciso la piccola Vittoria, di soli 16 mesi, residente ad Altamura e deceduta all’Ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Dopo il primo caso di intossicazione, ora altri due bambini – sempre di Altamura – sarebbero stati ricoverati al Giovanni XXIII con gli stessi sintomi. Per fortuna, però, le condizioni dei due bimbi non sarebbero critiche.

Allarme
Come prevedibile, i tre casi ravvicinati hanno allertato le autorità sanitarie del luogo che, ora, hanno avviato gli accertamenti del caso su campioni alimentari raccolti a campione da gelaterie, bar, supermercati e caseifici di Altamura. Nonostante l’allarme, la Regione Puglia fa sapere che «Allo stato attuale non c’è nessuna emergenza Seu [Sindrome Emolitico-uremica] in Puglia». Nonostante ciò, tutte le forze e le organizzazioni preposte si sono attivate per porre rimedio alla situazione. «Probabilmente – sottolineano dalla Regione – la contaminazione deriva dall’uso non corretto di latte crudo che non può essere assolutamente utilizzato per l’alimentazione umana se non previo trattamento termico».

Preallertati i Pronto Soccorso
Sebbene al momento la situazione sia sotto controllo e non desti preoccupazione, «la Asl di Bari ha preallertato i pronto soccorsi in modo che vi sia un’attenzione particolare su casi anche lievi di gastroenterite emorragica in tutte le classi di età per monitorare l’insorgenza di eventuali nuovi casi e trattarli precocemente – precisa la Regione –  che raccomanda «vivamente alla popolazione che tutti gli alimenti vanno consumati previa adeguata cottura per ciascuna categoria, evitando di somministrare prodotti crudi in specie ai bambini in età pediatrica».

Si attiva anche il Ministero della Salute
Il Ministero della Salute, in una nota, fa sapere che insieme ai «carabinieri del Nas hanno avviato gli accertamenti per la morte della bambina di 16 mesi di Altamura deceduta al Giovanni XXIII di Bari a seguito di una grave infezione intestinale. Il ministero ha chiesto alle autorità sanitarie pugliesi di intervenire per identificare le cause responsabili della Seu, sindrome emolitico-uremica, e disporre i provvedimenti a tutela dell’igiene e della salute pubblica.