Scoperto il primo caso di una bambina affetta dalla sindrome dell’uomo-albero
La cosiddetta sindrome dell’uomo-albero ora ha colpito anche una bambina. È il primo caso femminile di questa rara e misteriosa malattia: l’epidermodisplasia verruciforme, che si manifesta con delle verruche che assomigliano alla corteccia
BANGLADESH – Dopo il caso dell’uomo-albero gli scienziati bangladesi hanno annunciato il primo caso femminile di epidermodisplasia verruciforme, una rara e misteriosa malattia che colpisce la cute delle persone con il diffondersi di verruche che somigliano alla corteccia di albero – da qui il nome popolare.
Un viso deturpato
Purtroppo a essere stata colpita dalla malattia è stata una bimba di soli 10 anni, dal visino dolce che è deturpato da queste verruche. Come riporta la BBC, il padre di Sahana che aveva visto spuntare sul volto della piccola la prima verruca, non si era preoccupato più di tanto – pensando forse che si trattasse di un fenomeno passeggero. Solo che poi la malattia si è estesa e, ora, ha colpito divere parti del viso. A questo punto, il padre ha portato la piccola a Dacca – la capitale – per un controllo medico. Qui, gli operatori hanno potuto constatare che si trattava del primo caso femminile di una malattia che si pensava colpisse solo i maschi.
Una malattia genetica
L’epidermodisplasia verruciforme è considerata una malattia genetica rara. Si caratterizza per la crescita di verruche visivamente simili alla corteccia di un albero, che si localizzano in prevalenza nelle mani e nei piedi. Allo stato attuale, l’unico rimedio è l’intervento chirurgico per rimuovere le escrescenze. Tuttavia una cosa è farlo su mani e piedi, un’altra è sul viso – così come è per la bambina. La malattia è altamente invalidante, tanto che chi ne è affetto spesso non può utilizzare le mani e non può toccare le altre persone. L’uomo più ‘famoso’ con questa malattia aveva delle escrescenze che pesavano anche 5 chili.
Forse c’è una speranza
Secondo i medici, la forma che ha colpito la piccola Sahana è una forma meno aggressiva della malattia, per cui la bimba dovrebbe poter recuperare più rapidamente che non altri casi. Cosa che spera anche il padre, il quale ha dichiarato all’AFP: «Siamo molto poveri. Mia figlia ha perso la madre quando aveva solo sei anni. Spero davvero che i medici rimuoveranno le cortecce dalla faccia mia bella figlia».
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