19 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Mamme e bambini

Allattamento al seno: 5 cose che non devi mai dimenticare

Il momento del primo figlio è un momento magico, ma anche una situazione difficile e piena di dubbi. Ecco le cinque cose più importanti che devi sapere prima di allattare il tuo piccolo

Tutto ciò che devi sapere sull'allattamento al seno
Tutto ciò che devi sapere sull'allattamento al seno Foto: Shutterstock

È uno dei momenti più belli della vita di una donna. Il proprio piccolo è nato da poco e il momento dell’allattamento è, per entrambi, un’occasione di gioia, condivisione, amore ed empatia. Nonostante ciò, può accadere che alcune donne siano pervase da dubbi: come per esempio, devo allattare a orario o su richiesta? Quando inizia lo svezzamento? Avrò abbastanza latte? Queste e altre domande, se pur perfettamente lecite, hanno risposte molto più semplici di quanto si creda.

Allattare è la scelta d’elezione
L’allattamento al seno è il primo alimento che la natura mette a disposizione dell’essere umano. È ricchissimo di sostanze nutritive, le uniche di cui abbia davvero bisogno il proprio piccolo. Benché vi siano prodotti commerciali che somigliamo molto al latte materno, niente ne sarà mai paragonabile a livello qualitativo. L’allattamento al seno, inoltre, è un enorme vantaggio anche per la salute della mamma. Esso, infatti, permette di riequilibrare il livello ormale e favorisce la perdita di peso.

I benefici dell’allattamento al seno per il tuo piccolo
Come detto, il latte umano contiene tutti gli elementi essenziali per la crescita di una nuova creatura. Va tuttavia sottolineato che è fondamentale che la mamma segua una dieta equilibrata, riducendo al minimo i prodotti industriali e aumentando il consumo di proteine benefiche e verdure a foglia verde. Secondo alcune teorie, la dieta strettamente vegana, invece, metterebbe a rischio la salute del neonato. D’altro canto il latte umano protegge il piccolo dalle infezioni – trasmettendo anticorpi al proprio figlio – aumenta il tasso di sopravvivenza riducendo il rischio di morte in culla. Ma non solo: numerosi studi evidenziano che l’allattamento al seno offre maggiori possibilità anche in età adulta: diminuisce il rischio di diabete, allergie, obesità e deficit dell’attenzione.

I benefici dell’allattamento al seno per la mamma
Anche la mamma trae enormi benefici dall’allattamento al seno. Il primo e più importante è sicuramente dovuto all’empatia che si sviluppa in età pediatrica, e che sembra perdurare per tutta la vita. Secondo alcuni studi diminuisce anche il rischio di depressione, di contrarre tumore al seno, patologie cardiovascolari e autoimmuni. Inoltre, riduce la perdita di sangue nel post pasto e velocizza la perdita dei chili accumulati durante la gravidanza.

Allattare in modo esclusivo per almeno 6 mesi
La mamma dovrebbe dare la possibilità al proprio piccolo di allattare in maniera esclusiva per almeno 6 mesi. Questo, secondo le linee guida per l’allattamento dell’American Academy of Pediatrics (AAP). Per quanto riguarda lo svezzamento, invece, non esistono tempi precisi e la mamma dovrebbe seguire le esigenze del proprio figlio, senza forzature. Allo stesso tempo, lo svezzamento dovrebbe essere un momento di gioco e non uno di stress. Tutto ciò, infatti, potrebbe incidere sui disturbi alimentari in età adulta. Dopo i primi 6 mesi di vita, l’allattamento al seno non va terminato ma integrato con i pasti che il bambino si sente di fare. Idealmente, fino a due anni, la mamma potrebbe fornire il proprio latte al piccolo almeno una volta al giorno.

Il latte c’è sempre
È il timore più diffuso nell’universo femminile: non avere latte sufficiente per il proprio piccolo. Tutto ciò è assolutamente impossibile, salvo che la mamma non abbia problemi di salute abbastanza rilevanti. Il latte umano, infatti, viene prodotto in maggior misura in base alla richiesta. Ecco perché è fondamentale non costringere il proprio piccolo a seguire orari specifici. Tutto ciò è deleterio sia per la mamma che per il bambino. Quindi più si allatta il proprio piccolo, maggiore sarà la produzione di latte materno. Ciò significa che ne primi 6 mesi è assolutamente vietata qualsiasi integrazioni di liquidi (niente tisane, camomilla ecc. nel biberon). Niente timori perciò: qualsiasi mamma può offrire il giusto nutrimento per il proprio piccolo. L’importante è che nei primi due anni di vita il momento dell’alimentazione sia vissuto in totale serenità e solo secondo le esigenze del proprio bambino.