Allattamento al seno: 5 cose che non devi mai dimenticare
Il momento del primo figlio è un momento magico, ma anche una situazione difficile e piena di dubbi. Ecco le cinque cose più importanti che devi sapere prima di allattare il tuo piccolo
È uno dei momenti più belli della vita di una donna. Il proprio piccolo è nato da poco e il momento dell’allattamento è, per entrambi, un’occasione di gioia, condivisione, amore ed empatia. Nonostante ciò, può accadere che alcune donne siano pervase da dubbi: come per esempio, devo allattare a orario o su richiesta? Quando inizia lo svezzamento? Avrò abbastanza latte? Queste e altre domande, se pur perfettamente lecite, hanno risposte molto più semplici di quanto si creda.
Allattare è la scelta d’elezione
L’allattamento al seno è il primo alimento che la natura mette a disposizione dell’essere umano. È ricchissimo di sostanze nutritive, le uniche di cui abbia davvero bisogno il proprio piccolo. Benché vi siano prodotti commerciali che somigliamo molto al latte materno, niente ne sarà mai paragonabile a livello qualitativo. L’allattamento al seno, inoltre, è un enorme vantaggio anche per la salute della mamma. Esso, infatti, permette di riequilibrare il livello ormale e favorisce la perdita di peso.
I benefici dell’allattamento al seno per il tuo piccolo
Come detto, il latte umano contiene tutti gli elementi essenziali per la crescita di una nuova creatura. Va tuttavia sottolineato che è fondamentale che la mamma segua una dieta equilibrata, riducendo al minimo i prodotti industriali e aumentando il consumo di proteine benefiche e verdure a foglia verde. Secondo alcune teorie, la dieta strettamente vegana, invece, metterebbe a rischio la salute del neonato. D’altro canto il latte umano protegge il piccolo dalle infezioni – trasmettendo anticorpi al proprio figlio – aumenta il tasso di sopravvivenza riducendo il rischio di morte in culla. Ma non solo: numerosi studi evidenziano che l’allattamento al seno offre maggiori possibilità anche in età adulta: diminuisce il rischio di diabete, allergie, obesità e deficit dell’attenzione.
I benefici dell’allattamento al seno per la mamma
Anche la mamma trae enormi benefici dall’allattamento al seno. Il primo e più importante è sicuramente dovuto all’empatia che si sviluppa in età pediatrica, e che sembra perdurare per tutta la vita. Secondo alcuni studi diminuisce anche il rischio di depressione, di contrarre tumore al seno, patologie cardiovascolari e autoimmuni. Inoltre, riduce la perdita di sangue nel post pasto e velocizza la perdita dei chili accumulati durante la gravidanza.
Allattare in modo esclusivo per almeno 6 mesi
La mamma dovrebbe dare la possibilità al proprio piccolo di allattare in maniera esclusiva per almeno 6 mesi. Questo, secondo le linee guida per l’allattamento dell’American Academy of Pediatrics (AAP). Per quanto riguarda lo svezzamento, invece, non esistono tempi precisi e la mamma dovrebbe seguire le esigenze del proprio figlio, senza forzature. Allo stesso tempo, lo svezzamento dovrebbe essere un momento di gioco e non uno di stress. Tutto ciò, infatti, potrebbe incidere sui disturbi alimentari in età adulta. Dopo i primi 6 mesi di vita, l’allattamento al seno non va terminato ma integrato con i pasti che il bambino si sente di fare. Idealmente, fino a due anni, la mamma potrebbe fornire il proprio latte al piccolo almeno una volta al giorno.
Il latte c’è sempre
È il timore più diffuso nell’universo femminile: non avere latte sufficiente per il proprio piccolo. Tutto ciò è assolutamente impossibile, salvo che la mamma non abbia problemi di salute abbastanza rilevanti. Il latte umano, infatti, viene prodotto in maggior misura in base alla richiesta. Ecco perché è fondamentale non costringere il proprio piccolo a seguire orari specifici. Tutto ciò è deleterio sia per la mamma che per il bambino. Quindi più si allatta il proprio piccolo, maggiore sarà la produzione di latte materno. Ciò significa che ne primi 6 mesi è assolutamente vietata qualsiasi integrazioni di liquidi (niente tisane, camomilla ecc. nel biberon). Niente timori perciò: qualsiasi mamma può offrire il giusto nutrimento per il proprio piccolo. L’importante è che nei primi due anni di vita il momento dell’alimentazione sia vissuto in totale serenità e solo secondo le esigenze del proprio bambino.
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