19 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Società

Bullismo e cyberbullismo, approvata la proposta di legge: a scuola ci sarà un professore referente

La Camera approva la proposta di legge che prevede una serie di misure per prevenire e contrastare i fenomeni di bullismo e di cyberbullismo. Ogni scuola potrà avere un prof referente. Ora l’ultima lettura tocca al Senato

ROMA – Il fenomeno del bullismo, e il più recente cyberbullismo operato via Internet o con altri mezzi elettronici, è sempre più attuale. Non sono infatti infrequenti i casi di giovani vittime di questa forma di violenza fisica e psicologica, che arrivano a mettere in pratica azioni drammatiche come anche il suicidio. Ora, una proposta di legge intende prevenire e contrastare questi fenomeni.

Definire il fenomeno
E’ la prima volta che il fenomeno sociale del bullismo e del cyber bullismo, o bullismo telematico e informatico, trovano una definizione nell’ordinamento legislativo. Con ‘bullismo’ in generale si intendo una forma di aggressione o molestia ripetuta sotto forma di violenze e vessazioni sia fisiche che psicologiche e che ha come vittima una persona spesso incapace di difendersi. Il protrarsi di queste situazioni spesso portano la vittima a mettere in pratica azioni estreme come anche il suicidio.

Cosa si può fare in caso di cyber bullismo
La vittima di cyberbullismo – o un genitore se si tratta di minorenni – può rivolgersi al titolare del trattamento dei dati o al gestore del sito Internet o del social media richiedendo di oscurare, bloccare o rimuovere gli eventuali contenuti diffusi in rete. Se il responsabile non provvede a mettere in pratica quanto richiesto entro 48 ore, l’interessato può rivolgersi al Garante della Privacy, il quale interviene entro le successive 48 ore. Anche l’autore delle azioni di bullismo cibernetico può richiedere a titolo riparativo l’oscuramento. Per gestore del sito s’intende colui o la società che fornisce i contenuti su Internet, ed esclude gli access provider, i cache provider e i motori di ricerca come per esempio Google, Bing o Yahoo!.

Un referente tra i professori
La novità della proposta di legge approvata alla Camera, e che ora passerà in lettura al Senato, è la possibilità di dotare ogni istituto scolastico di un professore che farà da referente per le iniziative contro il bullismo e il cyber-bullismo. Il Preside della scuola si occuperà di informare tempestivamente le famiglie dei minori coinvolti o vittime di atti di bullismo. Se necessario, potrà convocare tutti gli interessati al fatto in modo da trovare una soluzione e adottare misure di assistenza alla vittima, mentre per l’autore del bullismo sono previste sanzioni e percorsi rieducativi. Il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) avrà il compito di predisporre linee di orientamento di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo. In questo è prevista anche la formazione del personale scolastico e il coinvolgimento degli studenti in un ruolo attivo nella prevenzione. Ai singoli istituti è demandata l’educazione alla legalità e all’uso consapevole di Internet. Il tutto sarà supportato dalla Polizia Postale e dalle associazioni territoriali che collaboreranno alle iniziative avviate in ambito scolastico.

Rafforzata l’aggravante
Nel testo di legge di prevede anche il rafforzamento dell’aggravante per gli atti persecutori attuati online, specificandone meglio i contorni. Per lo stalker informatico è prevista la reclusione da uno a 6 anni, pena che sarà analoga se il reato commesso coinvolge lo scambio di identità, la divulgazione di dati sensibili, la diffusione di registrazioni di fatti di violenza o di minaccia. Se il coinvolto è giudicato colpevole, scatta anche la confisca di eventuali telefoni cellulari o smartphone, tablet o computer.

Ammonimenti
Nel caso i reati di bullismo non siano perseguibili d’ufficio, e non vi sia stata una querela, l’autore di questi atti potrà essere formalmente ammonito dal questore a non ripetere gli atti vessatori – come già avviene nei casi di stalking. Se l’ammonimento non trova un seguito e l’autore reitera nelle sue azioni, allora la pena può essere aumentata. In caso di un ‘bullo’ minorenne, il questore avvertirà e convocherà anche i genitori o chi ha le responsabilità genitoriale. La proposta di legge prevede infine l’istituzione presso la Presidenza del Consiglio di un tavolo tecnico. Questo avrà il compito di redigere un piano di azione integrato per prevenire e contrastare i fenomeni di bullismo, oltre a realizzare una banca dati che ne consenta il monitoraggio.