16 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Salute

La polvere di casa contiene almeno 45 tossine

Spolverare casa non è solo una questione estetica, ma anche un’esigenza di salute. Secondo una ricerca, infatti, nella polvere domestica sono contenute una vasta gamma di sostanze chimiche tossiche, che possono esporre al rischio le persone che le respirano

Polvere domestica, contiene molte sostanze tossiche
Polvere domestica, contiene molte sostanze tossiche Foto: Shutterstock

WASHINGTON – Una ricerca sulle sostanze chimiche contenute nella polvere domestica ha evidenziato come ve ne siano almeno 45 che sono potenzialmente tossiche. Le sostanze identificate dai ricercatori del George Washington Milken Institute School of Public Health dell’Università di Washington, e che si vanno ad accumulare nella polvere, provengono dai più disparati oggetti e prodotti che teniamo proprio nelle nostre case.

I portatori insani
Le tossine presenti nella polvere di casa provengono dai una vasta gamma di prodotti di consumo, che divengono di fatto una sorta di ‘portatori insani’. Tra questi i ricercatori citano i mobili, la moquette, i tendaggi, i prodotti elettronici in genere, i giocattoli e così via. «La polvere indoor è un serbatoio per le sostanze chimiche rilasciate dai prodotti di consumo – spiega la dott.ssa Ami Zota, principale autrice dello studio – Molte di queste sostanze chimiche che vengono aggiunte ai prodotti di consumo, non sono chimicamente legate ai prodotti. Esse possono migrare al di fuori del prodotto e spargersi in aria o nella polvere».

Lo studio
La revisione sistematica condotta da Zota e colleghi ha preso in esame 26 studi incentrati sulla presenza di sostanze chimiche estranee nella polvere domestica. «Alcune di queste sostanze chimiche sono associate a gravi conseguenze sulla salute – ha sottolineato Zota – In particolare per la salute dei bambini». In riferimento ai risultati dello studio, l’American Chemistry Council, che rappresenta l’industria chimica Usa, ha commentato che questo «dice solo una parte della storia». E che «la sola presenza di una sostanza chimica non significa rischi per la salute umana. Valutare rischi per la salute non dipende solo dalla comprensione di quali sostanze sono presenti in qualcosa di simile alla polvere, ma anche sulla reale quantità, percorso, durata e frequenza di esposizione a tali sostanze. La maggior parte di queste informazioni importanti mancano in questo studio».

Sempre inquinanti sono
Nonostante la replica dei chimici americani, gli esperti sono concordi nel ritenere le sostanze chimiche che inquinano le case potenzialmente dannose per la salute. Sono infatti numerosi gli studi che mettono l’accento sulla tossicità di molte sostanze con cui si viene a contatto ogni giorni nelle proprie case, contando anche i prodotti per la pulizia e i ritardanti di fiamma che tendono ad accumularsi nel corpo.

Sostanze cancerogene nella polvere
Gli autori dello studio hanno dichiarato di aver trovato 10 sostanze chimiche nocive in oltre il 90% dei campioni di polvere analizzati. Tra queste sostanze vi era anche un noto agente cancerogeno chiamato TDCIPP. Si tratta di un ritardante di fiamma che si trova nei mobili, nei prodotti per l’infanzia e altri articoli per la casa. Altra sostanza chimica trovata nel 100% dei campioni di polvere è lo ftalato DEHP, ritenuto un perturbatore endocrino che interferisce con il sistema ormonale e collegato a problemi di salute riproduttiva, cerebrale e respiratoria – specie nei bambini. Altri ftalati trovati sono: DEP, BBzP, DNBP, TCEP. Nella polvere domestica sono anche stati rilevati Fenoli, utilizzati in genere nei prodotti per la pulizia e fluorurati utilizzati nella produzione di pentole antiaderenti. Tutte queste sostante sono state correlate a problemi dei sistemi immunitario, digestivo, dello sviluppo ed endocrino, scrivono gli autori dello studio.

I rimedi
Come fare però per evitare di inalare queste sostanze chimiche tossiche? I ricercatori offrono alcuni suggerimenti. Per esempio, lavarsi le mani di frequente – specie i bambini che tendono di più a mettersi le dita in bocca. Poi pulire utilizzando di frequente un’aspirapolvere dotato di filtro HEPA. Spolverare utilizzando un cattura-polvere o un panno bagnato, per non far svolazzare la polvere. Acquistare prodotti che possibilmente non contengano ritardanti di fiamma, ftalati. Infine favorire regolarmente il ricambio di aria aprendo le finestre. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Environmental Science & Technology.