19 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Resistenza agli antibiotici

Super batteri, l’arma per batterli è nel nostro naso

Gli scienziati scoprono un potente antibiotico in un batterio che vive nelle nostre narici. La scoperta apre la via a nuove terapie che possano combattere la resistenza agli antibiotici da parte dei cosiddetti super batteri

GERMANIA – Arriva dall’Università di Tubinga, in Germania, la notizia della scoperta di un batterio ‘‘buono’’ che vive nel naso degli esseri umani che può essere la risposta alla piaga della resistenza agli antibiotici da parte dei cosiddetti super batteri.

Una risposta dalla natura
Spesso è proprio la natura a fornire le risposte adeguate alle domande degli scienziati. Ed p è proprio il caso della scoperta fatta dai ricercatori tedeschi, che hanno individuato nelle narici umane un batterio della famiglia degli stafilococchi – il Staphylococcus lugdunensis – che può essere definito una sorta di potente antibiotico umano.

La scoperta
I ricercatori hanno analizzato i tamponi nasali di circa 200 pazienti, trovando che vi era un’alta presenza del batterio Staphylococcus lugdunensis, che pare viva in grandi numeri nelle narici umane. Ma la buona notizia era che laddove prosperava il batterio ‘buono’ era pressoché inesistente la presenza di un rivale ‘cattivo’ come lo Staphylococcus aureus. Il batterio patogeno pare infatti sia annientato grazie un potente antibiotico naturale prodotto dal batterio buono, ed efficace proprio nell’uccidere lo S. aureus senza che questo sviluppi resistenza. Nello studio, pubblicato sulla rivista Nature, si legge inoltre che in media, grazie a questa presenza, lo Stafilococco Aureo riesce a colonizzare solo tre nasi su dieci.

Efficace anche contro l’Mrsa
Tra gli esperti, e non solo, è tristemente noto il pericoloso stafilococco resistente alla meticillina (o Mrsa), che è causa di molte morti ogni anno per infezioni non curabili. I testi di laboratorio hanno tuttavia dimostrato che la molecola prodotta dallo Staphylococcus lugdunensis è in grado di uccidere sia l’Mrsa che altri batteri come gli enterococchi resistenti alla vancomicina e i gram-positivi. In un secondo esperimento, gli scienziati hanno testato su modello animale gli effetti dell’antibiotico prodotto dal batterio che si trova nel naso umano, trovando che questo è stato efficace nel curare un’infezione cutanea causata dallo S. aureus.

La guerra non si ferma
Nonostante la scoperta la guerra alla resistenza agli antibiotici non si ferma, perché se non si trova un rimedio questa è destinata a divenire una piaga mondiale. In un articolo di commento allo studio, pubblicato sempre su Nature, Kim Lewis e Philip Strandwitz, biologi dell’Antimicrobial Discovery Center presso la Northeastern University di Boston sottolineano che S. lugdunensis è presente soltanto nel 10% della popolazione, mentre lo S. aureus lo si trova nel 30%. La ricerca di nuove armi contro i super batteri dunque non si ferma e, secondo gli esperti, è probabile che nel naso ci possano essere molti altri batteri ‘buoni’ da scoprire. Tutti questi, insieme a quello appena scoperto, potrebbero di fatto essere la risposta che gli scienziati da anni stanno cercando.