28 marzo 2024
Aggiornato 19:30
Proprietà della Cimicifuga

Cimicifuga, la pianta che ti aiuta a vivere una menopausa in tutta serenità

Cimicifuga Racemosa, migliora i sintomi della menopausa con effetti paragonabili alla terapia ormonale sostitutiva

Rimedi naturali per la menopausa. Cimicifuga Racemosa
Rimedi naturali per la menopausa. Cimicifuga Racemosa Foto: Shutterstock

La conosciamo tutti con il nome di cimicifuga racemosa, nonostante nella farmacopea francese venga denominata Actaea Racemosa. Ma non è l’unica. Ogni Paese, infatti, ha il suo appellativo: Cimicifuga Serpentaria, Macrotys Acteae, Black Cohosh o Black Snakeroot. In qualunque modo la si voglia chiamare è comunque considerata uno dei migliori rimedi per le donne in menopausa. E se viene adoperata con costanza alcuni mesi prima, aiuta ad arrivare al cambiamento ormonale in modo dolce e naturale.

I componenti principali della cimicifuga
Come ogni pianta che si rispetti, dall’alto valore terapeutico, anche la Cimicifuga contiene centinaia di sostanze chimiche. Solo alcune però sono state riconosciute, etichettate e catalogate dalla scienza. È ricca in particolare di glicosidi triterpenici come l’acteina (acetilacteolo), il cimicifogoside (cimigenolo) e la 27-deossiacteina. Possiede anche un flavonoide chiamato formononentina, tannini, zuccheri, acidi grassi, fenoli, oligoelementi e Sali minerali. Contiene - in minima parte - anche alcaloidi chinolizidinici (Metilcitisina).

  • Curiosità: Il nome cimicifuga deriva dal fatto che un tempo si utilizzava per allontanare le cimici. Tali insetti, infatti, sembrano non amare particolarmente l’odore emanato dalla pianta.

Estrogeni naturali
Uno degli aspetti più significativi della Cimicifuga è che possiede effetti molto simili agli estrogeni di sintesi. Secondo numerosi studi sembra in grado di inibire l’ormone luteinizzante che generalmente riduce l’attività dei recettori estrogenici – funzione svolta in particolar modo dalla formononetina. Ma non solo: la pianta, a differenza di un farmaco di sintesi, agisce nel suo fitocomplesso apportando benefici grazie alla sinergia di diversi costituenti chimici. Tra questi bisogna ricordare anche il prezioso effetto ottenuto dal cimicifugoside che agisce direttamente sull’asso ipotalamo-ipofisario consentendo un equilibrio sia a livello ormonale che del sistema nervoso donando una sensazione di calma e rilassatezza.

Oltre cinquant’anni di utilizzo
Il Colosh nero – o Cimicifuga – è una ‘erba utilizzata da sempre a scopo medicinale. Si trova con molta facilità allo stato spontaneo in America. Tuttavia il suo uso è ampiamente diffuso anche in Europa, luogo in cui è conosciuta sin dal 1950 come pianta utile per molti problemi femminili. Oltre a essere il rimedio principe per le donne in menopausa, infatti, è un eccellente medicamento naturale anche nella sindrome premestruale, nelle mestruazioni dolorose e l’osteoporosi. In più, sembra efficace anche per combattere l’acne (collegata a disturbi ormonali), i reumatismi, il mal di gola e la febbre. Il nome cimicifuga serpentaria sembra invece dovuto al fatto che un tempo gli indiani d’America lo utilizzavano contro i morsi del serpente a sonagli. La scienza, tuttavia, non ne ha ancora confermato la validità in tal senso.

Gli studi scientifici

Cimicifuga contro estradiolo
Uno studio condotto nel 2013 [3] ha messo in evidenza le virtù della cimicifuga nei confronti delle donne in menopausa. Durante la ricerca sono state reclutate 96 donne assegnate in maniera casuale a 3 gruppi: il primo hanno assunto la Cimicifuga; il secondo estradiolo e progesterone, mentre il terzo assumeva estradiolo valerato e medrossiprogesterone acetato. Solo 89 partecipanti sono arrivate a termine del trattamento, ma il punteggio (Indice di Kupperman) era più alto nel gruppo che assumeva cimicifuga. Le pazienti hanno avuto anche benefici per quanto riguarda la riduzione dell’ansia. Tuttavia il 12 per cento delle donne ha sviluppato tensione mammaria. Percentuale comunque inferiore rispetto agli altri due gruppi (36 per cento e 14 per cento). Anche il sanguinamento vaginale era decisamente inferiore nelle pazienti che assumevano Cimicifuga – 6 per cento contro l’82 per cento del gruppo C. Da ciò i ricercatori hanno concluso che «L’estratto di Cimicifuga è efficace e sicuro nel trattamento della sindrome menopausale. Vale la pena di estendere il suo uso nel trattamento di disturbi della menopausa, specialmente tra quelli che presentano controindicazioni per la terapia ormonale sostitutiva».

Considerata sicura
Uno studio pubblicato su Menopause [4] ha esaminato i dati di un’ampia letteratura scientifica per verificarne la sua sicurezza. Dai risultati è emerso che su 2.800 pazienti solo pochi sviluppano effetti avversi (5,4 per cento). Tra questi, il 97 per cento erano molto lievi e comunque non disturbavano a tal punto da dover interrompere la terapia. «Anche se gli effetti della Cimicifuga possono dipendere dalla preparazione dell’estratto specifico, questa revisione sostiene chiaramente la sicurezza di specifici estratti di Cimicifuga, in particolare i preparati isopropanolici, per l’uso nelle donne che evidenziano sintomi della menopausa e come un’alternativa sicura per le donne in cui la terapia estrogenica è controindicata».

  • Approfondimento: altre piante che svolgono attività estrogeno-like
    Ci sono altre piante che possiedono effetti simili ai farmaci di sintesi, seppur in misura minore: Luppolo, Salvia, Angelica, Ginseng ed Erba Medica.

Benefici sotto tutti gli aspetti
Un altro studio pubblicato su Menopause nel 2006 [5] ha coinvolto 62 donne in postmenopausa, suddivise in tre gruppi. Il primo assumeva 40 mg di farmaco a base di erbe, il secondo estrogeni coniugati e il terzo del semplice placebo. Durante la ricerca sono stati considerati i marker relativi alla densità ossea, i livelli di estradiolo, dell’ormone follicolo-stimolante, dell’ormone luteinizante (LH), dei trigliceridi, del colesterolo totale, LDL e HDL. Inoltre sono stati eseguiti dei Pap Test. Dai risultati è emerso che sia l’estratto di Cimicifuga che di estrogeni hanno agito positivamente sul metabolismo osseo stimolando la produzione di osteoblasti. Il farmaco, invece, ha inibito l’attività degli osteoclasti. La differenza sostanziale è che la Cimicifuga ha mostrati deboli effetti a livello della mucosa vaginale a differenza degli ormoni di sintesi. Gli enzimi epatici non hanno subìto forti variazioni in entrambi i casi. «Questi risultati suggeriscono che la Cimicifuga Racemosa svolge un effetto positivo di rimodellamento osseo con effetti deboli estrogeno-simili a livello della mucosa vaginale».

  • Approfondimento: le piante ad azione progesterone-like
    Le piante che svolgono effetti analoghi al progesterone sono la Salsapariglia, la Verbena e l’Alchemilla.

Le dosi da assumere
L’estratto secco di Cimicifuga Racemosa andrebbe assunto nella dose media di 4 mg, per due volte al giorno. La terapia dovrebbe avere una durata ideale di tre mesi. Per quanto riguarda la tintura madre sono necessarie 20 gocce, tre volte al giorno. Infine, il rizoma si può adoperare sotto forma di decotto nella percentuale massima che va al 2 per cento [6]. In commercio si trovano estratti standardizzati titolati in derivati triterpenici totali con 27-deossiacteina al 2,5 per cento.

Effetti collaterali
Gli effetti collaterali si sviluppano in una percentuale minima di donne e possono comprendere disturbi gastrici, nausea, vomito, tossicità epatica e disturbi visivi.

Interazioni con farmaci
In virtù dei suoi possibili effetti negativi a livello epatico, si sconsiglia di associare la pianta a farmaci o prodotti erboristici ad azione epatotossica. La pianta, esercitando un’azione estrogeno like antiluteinizzante (LH), è probabile che interagisca con contraccettivi orali. Tale indicazione, tuttavia, è solo teorica e priva di fondamento scientifico [2].

[1] Pharmacol Res. 2008 Jul;58(1):8-14. doi: 10.1016/j.phrs.2008.05.008. Epub 2008 Jun 8. Black cohosh (Cimicifuga racemosa) for menopausal symptoms: a systematic review of its efficacy. Borrelli F1, Ernst E.

[2] Farmacovigilanza

[3] Chin Med J (Engl). 2013;126(11):2034-8. Efficacy and safety of Cimicifuga foetida extract on menopausal syndrome in Chinese women. Zheng TP1, Sun AJ, Xue W, Wang YP, Jiang Y, Zhang Y, Lang JH.

[4] Menopause. 2003 Jul-Aug;10(4):299-313. Critical evaluation of the safety of Cimicifuga racemosa in menopause symptom relief. Low Dog T1, Powell KL, Weisman SM.

[5] Menopause. 2006 Mar-Apr;13(2):185-96. Effects of black cohosh (Cimicifuga racemosa) on bone turnover, vaginal mucosa, and various blood parameters in postmenopausal women: a double-blind, placebo-controlled, and conjugated estrogens-controlled study. Wuttke W1, Gorkow C, Seidlová-Wuttke D.

[6] Dizionario di fitoterapia e erbe medicinali. Dottoressa Enrica Campanini – Tecniche Nuove