Colesterolo alto, sintomi rimedi e dieta da seguire
Quali sono i sintomi di un colesterolo alto? Qual è la dieta da seguire? I rimedi per abbassarlo e ridurre il rischio.
ROMA - Ma il colesterolo alto si può riconoscere anche dai sintomi? Una domanda che forse in molti si sono posti. Sarà dunque una delusione sapere che il colesterolo alto non provoca veri e propri sintomi. Al massimo, quando i valori siano davvero elevati, possono insorgere dei segni clinici che dovranno essere riconosciuti dal medico.
Il pericolo maggiore sono le placche aterosclerotiche
Come già accennato, i depositi di LDL nei vasi sanguigni possono favorire la formazione delle placche aterosclerotiche: un ben noto fattore di rischio cardiovascolare e ictus. L’accumulo di LDL può altresì interessare i tendini e la pelle, e si può presentare sotto forma di xantomi – delle formazioni più o meno consistenti di colore giallastro tipiche di un accumulo di lipidi (grassi). Questi, quando si sviluppano nei tendini, si individuano per mezzo di palpazione. Al contrario, quando si formano sulla pelle sono ben visibili. I siti più comuni sono sulle palpebre, sotto gli occhi, nelle pieghe cutanee delle varie parti del corpo.
Se soffri di questi disturbi potresti avere il colesterolo
Più che parlare di sintomi, si può parlare di segni clinici o complicanze dovute a una ipercolesterolemia. Tra queste vi sono:
- Angina Pectoris, caratterizzata da un dolore al torace (o retrosternale), con drammatico senso di oppressione. E’ provocata da un’insufficiente ossigenazione del muscolo cardiaco. Il dolore può anche irradiarsi al braccio sinistro, alla spalla, al collo, e può far credere di essere vittime di un infarto. Situazioni di stress per il cuore possono aggravare i sintomi.
- Vertigini, in alcuni casi possono presentarsi improvvisi giramenti di testa, perdita di equilibrio e coordinazione, sia dei movimenti che della parola.
- Paralisi, improvvisa paralisi di un lato del corpo (emiparesi).
- Intorpidimento, formicolii, si possono percepire nette e improvvise sensazioni di intorpidimento degli arti o formicolii intensi.
- Disturbi della visione o vista offuscata
- Crampi agli arti inferiori.
Questi e altri segni possono presentarsi in alcuni casi, mentre in altri una ipercolesterolemia può essere silente e poi manifestarsi in modo eclatante con un infarto o un ictus. Come detto, più che sintomi questi sono la manifestazione di complicanze.
- APPROFONDIMENTO: dubbi sul colesterolo? Ecco cos’è davvero e come calcolarlo
RIMEDI
Un po’ di moto
Esistono dei rimedi al colesterolo alto? Sì.
Un rimedio di fondamentale importanza è l’esercizio fisico.
L’attività fisica moderata – non c’è dunque bisogno di ammazzarsi in palestra, in bici o correndo – come per esempio una passeggiata a passo svelto, non solo fa bruciare calorie, ma «brucia» anche il colesterolo. Non a caso i muscoli utilizzano questo grasso come una sorta di carburante. Ma la buona notizia è che il movimento promuove la produzione di HDL, ovvero quello buono. Bastano anche 20 minuti al giorno per migliorare la situazione.
Smetti di fumare
Non c’è bisogno di ripeterlo troppe volte: il fumo fa male, molto male. E, tra i tanti danni, c’è anche il peggioramento delle eventuali complicazioni per l’apparato cardiocircolatorio indotte dal colesterolo alto. Ma smettere di fumare favorirà tutta una serie di miglioramenti.
Non ingrassare
Tenere sotto controllo il peso permette di tenere sotto controllo anche il colesterolo. Se i chili aumentano, è probabile che aumenti anche il colesterolo; se i chili calano…
Evitiamo dunque i cibi che fanno male alla salute e al peso, facendoci accumulare grasso.
La dieta – cosa mangiare, cosa evitare
Ma la dieta può davvero influire sui livelli di colesterolo nel sangue? E, soprattutto, può far pendere la bilancia a favore di quello buono piuttosto che di quello cattivo? Va subito detto che i livelli di colesterolo sono influenzati dalla dieta soltanto per una minima parte – anche se ancora in molti credono il contrario. Come accennato, è l’organismo che produce da sé il quantitativo di colesterolo di cui necessita per funzionare correttamente e sopravvivere. Ricordiamolo: il colesterolo è molto importante, guai se non ci fosse. Ma, per chi ancora si ponesse la domanda, gli esperti rispondono che la dieta influisce sul colesterolo soltanto nella misura del 15% circa.
Poiché il problema non è il colesterolo in sé ma, semmai, il rapporto tra le HDL e le LDL, una dieta che voglia intervenire su questo dovrà favorire il primo a dispetto del secondo – il quale è in definitiva il responsabile dei danni che possono derivare da un suo depositarsi nei vasi sanguigni. E siccome il colesterolo è metabolizzato dal fegato, l’alimentazione dovrà essere «amica» di questo importante organo, se si vuole ottenere qualcosa in più. Infine, non dimentichiamo che problemi di colesterolo alto sono per lo più dovuti a familiarità, predisposizioni genetiche, grasso corporeo (sovrappeso e obesità), sedentarietà, malattie metaboliche come il diabete e altri fattori.
I cibi sì
Appurato che l’alimentazione incide in minima parte sui livelli di colesterolo, è tuttavia bene sapere che esistono cibi ne contengono di più e altri che ne contengono di meno.
In linea generale i vegetali non contengono colesterolo, per cui non ne aumentano i livelli nel corpo. Tra questi ricordiamo tutte le verdure, la frutta, i legumi, i funghi, gli oli vegetali (ma solo quelli estratti a freddo e non idrogenati) e, in minima parte, anche l’alcol.
Sono da prediligere tutti i cibi integrali (specie i cereali), e non raffinati. E ancora tutti quelli che apportano elementi come fibra, lecitina, polifenoli, fitosteroli e i noti acidi grassi polinsaturi e gli acidi grassi essenziali Omega-3. Tutti questi elementi contribuiscono in modo significativo alla riduzione del colesterolo totale e, soprattutto, all’ottimizzazione del già citato rapporto tra HDL e LDL.
Un mito da sfatare è quello che vede l’uovo come alimento che fa aumentare il colesterolo, o comunque il rischio cardiovascolare. Bene, sono ormai numerosi gli studi scientifici che hanno dimostrato come questo non sia vero: tra i tanti, uno studio del Yale Prevention Research Center di Derby (Usa) e pubblicato sull’International Journal of Cardiology.
I cibi no
E’ probabile che l’abbiate già capito: i cibi che contengono colesterolo sono quelli di origine animale – essendo esso stesso un grasso animale. Va dunque da sé che se si vuole per così dire evitare di assumere altro colesterolo non bisognerebbe mangiare alimenti di origine animale – o anche vegetali che però contengano condimenti o altri ingredienti sempre di origine animale. Ma le cose sono un pochino più complesse, e non basta evitare gli alimenti di origine animale per evitare di alzare i livelli di colesterolo.
I cibi con un buon contenuto di colesterolo in genere (dunque non HDL o LDL) sono i grassi animali come burro, strutto e altri. Poi ci sono il latte e i suoi derivati. Infine la carne, il pesce e le uova.
Il cibo di origine animale con il più alto contenuto di colesterolo è il cervello di vitello dopo la cottura: ne contiene circa 3.000 mg in 100 grammi. Il tuorlo d’uovo, lo segue con circa 2.000 mg in 100 grammi – ma questo, come visto, non significa che mangiare uova aumenti il rischio cardiovascolare. Difatti, come dimostrato da uno studio Dipartimento Nutrizione Umana dell’Università del Kansas, la lecitina contenuta proprio nell’uovo riduce l’assorbimento del colesterolo, come pochi altri alimenti fanno.
Il colesterolo non è un nemico
Il colesterolo non è un nemico – e men che mai da combattere. E’ infatti di vitale importanza per il corpo e la sua salute, e anche per il corretto funzionamento dell’organismo in generale. Se proprio si è preoccupati e si vuole fare qualcosa, allora è bene far sì che vi sia equilibrio tra le HDL e le LDL, e che le prime siano preponderanti in modo da favorire lo scorrimento naturale del colesterolo nel sangue. E’ altresì importante fare attività fisica, anche moderata, che permetta di bruciare il colesterolo in eccesso e mantenga in forma il sistema cardiocircolatorio. Evitare di ingrassare e cercare di prevenire le malattie metaboliche: diabete in primis. Se possibile, smettere di fumare. Infine, non preoccuparsi troppo del contenuto di colesterolo negli alimenti perché questo incide in minima parte sul contenuto totale nel corpo – visto che l’organismo produce da sé questo grasso. Semmai è importante evitare quei cibi che favoriscono l’ossidazione e la formazione di LDL, come per esempio i cibi raffinati e i grassi idrogenati (anche parzialmente) e i grassi Trans.