29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Lotta al parkinson

Giornata Nazionale Parkinson, partecipa anche il Gemelli

Sabato 28, il policlinico gemelli parteciperà alla Giornata Nazionale Parkinson. I medici del Gemelli saranno a disposizione di pazienti e familiari, non manca anche l' intrattenimento musicale

ROMA - Sabato 28 novembre, dalle 9 alle 13.30, il Policlinico universitario A. Gemelli partecipa alla Giornata Nazionale Parkinson, promossa da LIMPE - DISMOV (Accademia italiana per lo Studio della Malattia di Parkinson e di Disturbi del Movimento) e dalla Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus, con un evento formativo-informativo sulla patologia neurologica, che vedrà i medici del Gemelli insieme a pazienti e loro familiari con spazio anche per l' intrattenimento musicale.

Un team d'eccezione
Un team multidisciplinare formato da neurologi, geriatri, fisiatri, foniatri e riabilitatori sarà a disposizione per fornire informazioni sulla malattia di Parkinson e risposte relative ai bisogni assistenziali dei pazienti, confrontarsi con gli specialisti del Gemelli dove è attivo un percorso clinico-assistenziale dedicato.

Non manca l'intrattenimento musicale
La mattinata di sabato prosegue con l'intrattenimento musicale. Alberto Laurenti ci porta nella storia della canzone romana e napoletana e, dulcis in fundo, Paolo Micioni, noto Dj romano e produttore discografico, malato di Parkinson, presenta il video «Guerra al Parkinson».

Un altro modo di prendersi cura dei pazienti
«Anche attraverso queste iniziative sociali vogliamo prenderci cura dei pazienti - spiega la neurologa Anna Rita Bentivoglio, responsabile dell'Unità Operativa dei Disturbi del Movimento presso il Polo di Invecchiamento, Neuroscienze, Testa Collo e Ortopedia del Gemelli -; l'iniziativa ha come scopo primario quello di comunicare ai pazienti che non sono soli, hanno l'intera équipe di medici, ricercatori, associazioni e familiari sempre accanto lungo il percorso della malattia».

Non bisogna sottovalutare le terapie complementari
Ritardare il trattamento nel paziente parkinsoniano non è utile in termini di sopravvivenza e di qualità della vita. «Quando e come iniziare la terapia dipende da tanti fattori: la gravità dei sintomi, l'età, i possibili effetti collaterali, lo stile di vita, il ruolo e le mansioni familiari e lavorative. Non solo la fisioterapia classica ma anche le terapie complementari sono formidabili alleati nella cura del Parkinson - continua la neurologa del Gemelli -. Laddove la riabilitazione mira a potenziare muscoli, rendere più elastiche le articolazioni, rendere più sicuro il passo e più chiara la voce e sicura, le terapie complementari sono praticate in gruppo, aiutano la socializzazione, migliorano l'umore e la qualità della vita». Qualche esempio di terapie complementari utili nei malati di Parkinson sono la teatroterapia, la danzaterapia, il Taichi, il Nordic walking e il Pilates. Insomma il movimento va incoraggiato in ogni modo.