L'unico motivo per cui lavare i piatti può diventare un'attività interessante
Lavare i patti come forma di meditazione o consapevolezza. Questa semplice e a volte detestata pratica può invece rivelarsi fonte di soddisfazione e mezzo per combattere lo stress svuotando la mente
FLORIDA – Lavare i piatti è una di quelle faccende domestiche che non piace. Eppure, anche questa pratica spesso detestata può avere una valenza utile per la «pulizia» della mente, svuotandola dei problemi e dei pensieri stressanti. Lo hanno scoperto i ricercatori della Florida State University.
Piatti e Consapevolezza
Forse qualcuno avrà già sentito parlare di Mindfulness o meditazione di consapevolezza. Niente di trascendentale, ma una semplice pratica per riuscire a essere «qui e ora». Una condizione che facilita il rilassamento e il liberarsi dello stress. Se poi ci si sta domandando come si mette in pratica questa Mindfulness e quali capacità ci vogliano, bene, non c’è niente di più semplice. Come, per esempio, lavare i piatti. «Abbiamo ipotizzato che, rispetto a un gruppo di controllo, i partecipanti che hanno ricevuto istruzioni sul lavaggio consapevole dei piatti avrebbero beneficiato di una maggiore consapevolezza di sé, maggiore attenzione e positivo coinvolgimento, oltre a ridurre sentimenti negativi e portare a una sovrastima del tempo speso per piatti», hanno scritto i ricercatori nello studio, pubblicato sulla rivista Mindfulness.
Effetti diversi a seconda dell’approccio
I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi e, prima e dopo aver lavato i piatti, sono stati sottoposti a indagine sugli aspetti positivi e negativi della personalità e sul benessere psicologico. Al primo gruppo è stato chiesto di leggere un passaggio sulla consapevolezza e fare un’esperienza sensoriale della lavastoviglie: l’odore di sapone, il calore dell’acqua, la sensazione dei piatti. Dopo di che è stato detto loro di lavare 18 piatti. Quelli del secondo gruppo sono invece stati invitati a lavare direttamente i piatti. I risultati hanno mostrato che coloro che erano stati istruiti alla consapevolezza avevano visto il proprio livello di nervosismo diminuire del 27% e aumentare del 25% l’ispirazione mentale, con un evidente aumento della consapevolezza. Al contrario, il gruppo di controllo non ha mostrato alcun cambiamento. «Le implicazioni per questi risultati sono diverse e suggeriscono che la consapevolezza, e i suoi positivi effetti, potrebbe essere coltivata intenzionalmente impegnandosi in una vasta gamma di attività», concludono i ricercatori, dimostrando che per battere lo stress, praticare meditazione, a volte basta poco e le soluzioni sono «a portata di spugna».
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