15 settembre 2025
Aggiornato 16:30
Danni al cuore con il dolcificante

Il potere perverso del fruttosio di danneggiare la salute

Il noto, e spesso abusato dolcificante è accusato di causare numerosi problemi di salute. Tra questi, l’aumento incontrollato di cardiomiociti e il rischio reale di attacco di cuore

ZURIGO – Fruttosio sì, fruttosio no. Secondo il prof. Wilhelm Krek, anche no. Il noto dolcificante utilizzato nella preparazione di numerosi alimenti è infatti accusato di causare l’aumento incontrollato delle fibre muscolari cardiache (o cardiomiociti) e, di conseguenza, l’aumento del volume del cuore e lo sviluppo di un’insufficienza cardiaca grave.

Sottovalutato
Forse perché il nome «fruttosio» rimanda a qualcosa di naturale, l’impatto che questo edulcorante (spesso artificiale) ha sulla salute è stato per troppo tempo sottovalutato. Il fruttosio in questa forma lo ritroviamo in molti cibi, tra cui merendine, bibite, succhi di frutta e persino integratori e medicine. Per rendersene conto di persona basta leggere le etichette di molti prodotti che troviamo al supermercato.

Un grande rischio
L’uso e abuso di questo dolcificante mette a serio rischio la salute – e anche la vita – delle persone, avverte Wilhelm Krek, professore di biologia cellulare presso l’Istituto ETH di Scienze Molecolari della Salute a Zurigo. Questo perché il fruttosio, anche se aumenta a malapena i livelli di glucosio nel sangue e la secrezione di insulina rispetto al glucosio, viene convertito in grassi dal fegato. Ecco così che chi consuma molto cibo ad alto contenuto di fruttosio può nel tempo diventare sovrappeso, sviluppare un’alta pressione sanguigna, dislipidemia con fegato grasso e insulino-resistenza: tutti sintomi che compongono la sindrome metabolica.

Crescita incontrollata del muscolo cardiaco
Il nuovo lavoro di Krek e colleghi mostra per la prima volta un meccanismo molecolare finora sconosciuto, che indica nel fruttosio uno dei principali motori della crescita incontrollata del muscolo cardiaco: una condizione che può portare a insufficienza cardiaca fatale. Tutto ciò avviene quando, per esempio, il cuore di un iperteso deve crescere per poter pompare più sangue. Tuttavia, la mancanza di ossigeno necessario spinge le cellule a cercare energia attraverso la glicolisi (frazionamento degli zuccheri). Se questo è possibile per mezzo del fruttosio, oltre che del glucosio, ecco che si innesca questa fatale reazione a catena. Lo studio è stato pubblicato su Nature.