Più sei ignorante più sei felice
La vita dell’uomo è come un vaso troppo pieno. Troppe informazioni da immagazzinare ci rendono schiavi e suscettibili al caos. Pensare troppo fa male, al cuore alla mente. La chiave della felicità è lasciare andare, dimenticare o, meglio, non sapere
CANBERRA – La verità ci renderà liberi, diceva qualcuno. Ma è davvero così? Lo spasmodico bisogno (tutto moderno) di sapere sempre di più, di conoscere cosa accadrà domani, e il bombardamento quotidiano di informazioni da immagazzinare infine ci rendono schiavi, anzichenò. E allora «solo l’ignoranza ci dona la vera libertà», parola di Michael Smithson professore della Research School of Psychology all’Australian National University.
Preoccupati
Il principale problema dell’essere umano è l’essere sempre proiettato in altri tempi che non siano quello presente: ci si lambicca il cervello crogiolandosi nel passato o pontificando il futuro. Mai che ci si concentri sul momento presente. Questo è uno dei motivi per cui si è spesso preoccupati e infelici. Ma, secondo gli scienziati australiani, il vero segreto della felicità è svuotarsi, sapere il meno possibile e arrendersi all’ignoto.
Palla di vetro addio
«Per assaporare l’autentica libertà personale hai bisogno di non conoscere alcune parti della tua vita presente e futura – spiega il prof. Michael Smithson – Se tutto è già scritto per te, se sai già come andrà a finire, sei meno libero di compiere delle scelte e di prendere decisioni». E poi, sapere già tutto è di una noia terribile. Far posto al vuoto, invece stimola la curiosità e la creatività. «C’è sempre qualcosa che ignoriamo, altrimenti non avremo nulla da scoprire – prosegue Smithson – L’ignoranza è in ognuno di noi. È rilevante in ogni disciplina e professione, nella vita di tutti i giorni. Immaginate di sapete la trama e il finale del vostro libro prima di leggerlo. O di sapere già quale sarà il vostro regalo di compleanno o di Natale…». Be’, chi vorrebbe davvero tutto ciò?
Ignorante è bello
Sull’aria dello slogan che essere ignoranti è bello e non un difetto, il professore ha dato il via a un corso gratuito online dal titolo «Ignorance!», che ha per sottotitolo «Scoprite cosa è l’ignoranza, come nasce, cosa ci si può fare e il suo ruolo nella società e nella cultura». Smithson, con questo corso vuole condurre le persone a riscoprirsi ignoranti, ma felici. In più intende combattere i pregiudizi e gli stereotipi che vogliono la persona definita «ignorante» essere discriminata.