La rivincita dei grassi, combattono il diabete
Una nuova ricerca ha scoperto che i grassi non sono così cattivi, ma possono essere una nuova arma nella guerra contro il diabete di tipo 2 e svolgere anche un importante ruolo nel trattamento.
BOSTON – È la rivincita dei grassi. Da cattivi diventano buoni, e lo fanno aiutando a combattere una grave malattia sempre più diffusa: il diabete di tipo 2. Lo hanno scoperto i ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, con uno studio in cui si dimostra come gli acidi grassi FAHFAs, presenti in chi soffre di insulino-resistenza, possono migliorare la secrezione di insulina.
NUOVE PROSPETTIVE – La scoperta fatta dal dott. Alan Saghatelian e colleghi del Salk Institute for Biological Studies di Barbara Kahn, apre le porte a nuovi possibili trattamenti per il diabete di tipo 2. Nel loro studio su modello animale hanno riscontrato la presenza di questi esteri degli acidi grassi di acidi grassi idrossiacidi (o FAHFAs) nel sangue dei ratti sensibili all’insulina. Quando i ricercatori hanno somministrato i FAHFAs ai topi diabetici, questi hanno migliorato il loro metabolismo del glucosio e la secrezione di insulina.
SCOVATI – Utilizzando la tecnica di spettrometria di massa, gli scienziati statunitensi sono riusciti a identificare un totale di 16 diversi tipi di FAHFAs. Tutti questi sono stati somministrati ai ratti resistenti all’insulina, per poi osservare come vi fosse un miglioramento dell’infiammazione, della sensibilità all’insulina e dell’assorbimento del glucosio. Le seguenti analisi del sangue, eseguite su soggetti umani con insulino-resistenza, hanno permesso di identificare bassi livelli di FAHFAs. Questo può essere dunque il segnale che la somministrazione di questi grassi sia una possibile via da percorrere per nuovi e più efficaci trattamenti del diabete. I risultati dello studio sono stati presentati al 249th National Meeting and Exposition of the American Chemical Society (ACS).biolo