28 maggio 2023
Aggiornato 14:00
Non solo prevenzione

Broccoli e cavoli per la cura del cancro

Il sulforafano, la sostanza contenuta in cibi come broccoli e cavoli, può essere in grado di svolgere un ruolo nella terapia del cancro, e non solo come rimedio preventivo

OREGON – Certo, la prevenzione è tutto. E nella maggioranza dei casi è davvero la migliore cura. Ma se a questa opportunità si abbinasse anche la possibilità di sfruttare una sostanza per curare una malattia, di certo il vantaggio sarebbe ancora più grande. È il caso di broccoli, cavoli e cavolfiori, che grazie alla presenza di sulforafano potrebbero offrire una efficace terapia contro il cancro, come mostrato da un nuovo studio.

GRANDI POTENZIALITÀ – Il sulforafano è una sostanza chimica contenuta nelle piante della famiglia delle crucifere. Da molto tempo ormai questa sostanza è stata trovata essere efficace nella prevenzione di malattie come il cancro. Ma quello che ancora non si era analizzato è la sua capacità di andare oltre la prevenzione e avere effetti per un uso terapeutico nei casi di cancro della prostata avanzato. Se mangiare queste verdure ha effetti positivi sulla salute e la prevenzione, per ottenere tuttavia un’azione terapeutica bisogna rivolgersi a delle integrazioni della sostanza, spiegano sulla rivista Oncogenesis i ricercatori dell’Oregon State University e del Texas A&M Health Science Center.

IL KILLER BUONO – Questo e altri studi hanno evidenziato le potenzialità terapeutiche del sulforafano, che ne fanno un vero e proprio killer delle cellule tumorali. Una qualità di valore anche nei casi di cancro con metastasi. «Ci sono prove significative del valore delle crucifere nella prevenzione del cancro – spiega la prof.ssa Emily Ho, dell’OSU College of Public Health and Human Sciences e autore principale dello studio – Tuttavia, questo studio è uno dei primi in cui si è mostrato come il sulforafano può influenzare una metilazione dell’istone e modificare l’espressione genica nelle cellule tumorali metastatizzate della prostata. Si avvia un processo che può aiutare la riespressione dei soppressori tumorali, portando alla morte selettiva delle cellule cancerose e rallentare la progressione della malattia».

L’EVIDENZA – L’evidenza scientifica mostra dunque che il sulforafano può avere un valore terapeutico contro alcune forme di cancro, tra cui anche quelle in fase avanzata, sottolineano i ricercatori. I molteplici impatti di questo elemento sui processi metabolici potrebbero anche farne un complemento prezioso per terapie esistenti, aiutandole ad agire meglio.