19 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Polemiche dopo il decesso della 19enne a Crotone

A breve le linee guida per il parto cesareo

Lo annuncia il ministero della Salute in relazione alla vicenda del decesso dei Jessica Rita Spina. Nella presentazione del testo, il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ribadisce che «nel nostro Paese, il ricorso al taglio cesareo ha raggiunto livelli estremamente elevati»

ROMA - Sono di imminente pubblicazione le nuove linee guida sul taglio cesareo, per la redazione delle quali era stato incaricato l'Istituto superiore di sanità. Lo annuncia il ministero della Salute in relazione alla vicenda del decesso dei Jessica Rita Spina, avvenuto oggi presso l'ospedale civile San Giovanni di Dio di Crotone, dove era ricoverata in seguito a un parto cesareo. Nella presentazione del testo, il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ribadisce che «nel nostro Paese, il ricorso al taglio cesareo ha raggiunto livelli estremamente elevati e, nonostante il problema sia da diversi anni al centro del dibattito politico-sanitario, non si è ancora registrata alcuna significativa inversione di tendenza».

Balduzzi sottolinea che «la complessità del fenomeno richiede la messa a punto di strategie molteplici di intervento, in grado di coniugare misure di programmazione sanitaria finalizzate a disincentivare gli eccessi della medicalizzazione, con iniziative formative ed educazionali volte a modificare gli atteggiamenti e orientare i comportamenti degli operatori sanitari e delle donne alle prese con l'esperienza della maternità».
Il documento «si inserisce nel percorso attuativo dell'Intesa Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 relativo alle Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo», conclude Balduzzi, e rappresenta «un importante tassello di questo programma che viene consegnato alle Regioni ed agli operatori come contributo per il consolidamento delle buone pratiche nell'assistenza alla nascita».