Gli americani evitano le nozze per paura del divorzio
Il 67% degli intervistati confessa di non sentirsi sicuro dopo il matrimonio e preferisce la convivenza: il loro timore riguarda le conseguenze sociali, legali, emotive ed economiche di un possibile divorzio
NEW YORK - Troppe «macerie» dopo il divorzio, per questo due coppie su tre negli Stati Uniti dichiarano di non volersi sposare per paura di quello che potrebbe accadere se le cose non andassero bene. È quanto emerge da una ricerca della Cornell University e della University of Central Oklahoma (Usa) pubblicata sulla rivista Family Relations che offre uno spaccato della società americana nel momento in cui si è registrato il più basso numero di matrimoni degli ultimi decenni.
Il 67% degli intervistati confessa di non sentirsi sicuro dopo il matrimonio e preferisce la convivenza: il loro timore riguarda le conseguenze sociali, legali, emotive ed economiche di un possibile divorzio. Le categorie più ostili alle nozze sono le donne a basso reddito, che definiscono l'unione matrimoniale una «trappola» dalla quale è difficile uscire se le cose vanno male e che comporta una sovraccarico di responsabilità individuali, superiori ai benefici. Indifferenti al matrimonio sono anche gli appartenenti al ceto operaio, mentre i più propensi all'unione sono gli individui della classe media per i quali, tuttavia, la convivenza è considerata il primo passo naturale verso il matrimonio.