20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Lo dice uno studio americano

Chi fuma di mattina è più esposto al cancro

Ha più probabilità rispetto a chi lo fa più avanti nella giornata. Scoperto gene che aumenta il rischio di cancro all'ovaio

LONDRA - Chi si accende una sigaretta dopo essersi alzato al mattino ha più probabilità di contrarre un cancro rispetto a chi lo fa più avanti nella giornata. E' quanto emerge da uno studio di alcuni ricercatori statunitensi.
Un'inchiesta effettuata su oltre 7mila fumatori, 7.610 per la precisione, e pubblicata sul giornale Cancer ha sostenuto che l'effetto sia indipendente da altri abitudini sul fumo.
Accendersi una 'bionda' nei primi trenta minuti dopo essersi svegliati raddoppia quasi il rischio, già alto, di tumore ai polmoni. Chi ha questa abitudine, secondo Cancer Research UK, potrebbe inalare più fumo ai polmoni.

I ricercatori del Penn State College negli Stati Uniti hanno esaminato 4.776 fumatori malati di cancro ai polmoni e 2.835 fumatori non affetti da malattie. Hanno mostrato che i pazienti che fumano nei primi trenta minuti dopo essersi svegliati hanno il 79 per cento di probabilità in più di aver sviluppato un tumore rispetto a quelli che aspettano almeno un'ora. I ricercatori hanno evidenziato che l'effetto «del momento della prima sigaretta» era presente anche dopo la correzione statistica di altri fattori come il numero di bionde accese in un giorno.

Scoperto gene che aumenta il rischio di cancro all'ovaio - Scienziati britannici hanno individuato una rara variante di un gene che aumenterebbe di sei volte il rischio di cancro dell'ovaio nelle donne. La scoperta, fatta da un team di ricercatori dell' Institute of Cancer Research (ICR) del Royal Marsden hospital, permetterà di diagnosticare prima il tumore e aiuterà i medici a scegliere una terapia mirata anti cancro.
Secondo lo studio, pubblicato oggi sulla rivista Nature Genetics, le donne con una variante del gene RAD51D hanno una possibilità su undici di sviluppare un tumore dell'ovaio. I ricercatori britannici hanno esaminato il Dna di 911 donne provenienti da famiglie con tumore ovarico e al seno e comparato le differenze nel Dna con un gruppo di controllo composto da 1060 donne scelte tra la popolazione. I risultati hanno evidenziato otto casi di variante nel gene RAD51D nelle donne con tumore, rispetto a uno nel gruppo di controllo.
Il cancro dell'ovaio è la quinta neoplasia più comune nelle donne; ogni anno vengono diagnosticati nel Regno Unito circa 6.500 casi, di cui 4.000 mortali. I ricercatori stimano che la variante del gene RAD51D sia presente in quasi l'uno per cento delle donne con tumore ovarico - circa 50 donne in Gran Bretagna ogni anno.