20 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Appetito senza fine

Il cervello ha «fame» di ricompense

Secondo uno studio americano la colpa è dell'ipersensibilità delle aree nervose

OREGON- E' il dilemma dell'uovo e della gallina. Si mangia tanto perché il cibo gratifica poco o perché gratifica tanto? Strano a dirsi, ma finora i neuroscienziati non si sono ancora trovati d'accordo su cosa provochi la fame e il rischio di ingrassare a dismisura. Per Eric Stice, scienziato dell'Oregon Research Institute (Ori) è tutta colpa di un cervello con aree ipersensibili alle gratificazioni del cibo. Lo scrive sul Journal of Neuroscience contestando la teoria secondo la quale chi mangia tanto ha meno recettori della dopamina e quindi incamera più calorie per compensare tale deficit.

RICOMPENSA - «Con nostra sorpresa abbiamo scoperto che la vulnerabilità iniziale agli eccessi alimentari può essere una iper-sensibilità dei circuiti di ricompensa del cibo», assicura Stice. Per testare questa tesi lo studioso ha esaminato 60 adolescenti ad alto rischio di obesità perché con due genitori obesi o in sovrappeso.
Questa categoria corre un rischio 4 volte maggiore di ingrassare più degli altri.