3 maggio 2024
Aggiornato 08:30
Nutrizione

La stagione del gelato

I consigli degli esperti per inserirlo nel piano dei pasti giornalieri

Arriva il caldo e viene voglia del gelato. Da giugno a settembre, 25 milioni di Italiani mangiano il gelato 3 o 4 volte alla settimana (fonte ricerca IGI-Eurisko, «Gli italiani e il gelato»), mentre 10 milioni si concedono questo piacere fresco tutti i giorni. E questo perché, soprattutto durante la bella stagione, il gelato è sempre più un piacere per il palato, un momento di relax e come dicevamo un valido e gustoso sostituto di un pasto. E’ questa la vera novità di questo alimento che si afferma sempre di più come parte integrante o addirittura come sostitutivo di uno dei tre pasti principali della giornata, visto che tra utilizzo per colazione (1%), al posto del pranzo (3%), a pranzo come dessert (11%), al posto della cena (3%) e a cena come dessert (14%), arriviamo a collezionare un 32% di consensi. Come dire: 1 Italiano su 3.
Il prof. Giovanni Caldarone, nutrizionista, medico dello sport e Presidente dell’Istituto del Gelato Italiano (IGI), spiega: «Premesso che bisogna inserirlo correttamente nel piano dei pasti giornalieri, in rapporto al proprio stile di vita, direi che un gelato d’estate non si deve negare proprio a nessuno. Del resto il vantaggio del gelato - e in particolare, va detto, di quello industriale - è la grande varietà, che ci permette di scegliere quello più adatto alle nostre esigenze. Ce ne sono che pesano 50 grammi e 90 grammi e si va, in quanto ad apporto energetico, dalle 70 alle 250 calorie per porzione. L’importante è informarsi, regolandosi di conseguenza... Chi non ha problemi di calorie e fa una vita molto attiva può, infatti, concedersi tranquillamente un gelato più grande e ricco di creme. Chi, invece, deve stare più attento alle calorie sceglierà magari un gelato più piccolo, mentre chi deve limitare i grassi preferirà un sorbetto alla frutta o un ghiacciolo».

Ma quali sono i vantaggi e i benefici legati all’assunzione del gelato d’estate, che spiegano in qualche modo il segreto del suo successo? «D’estate il gelato – continua il prof. Caldarone – piace e fa bene soprattutto perché ci rinfresca. Infatti quando lo gustiamo, la sua freschezza manda un segnale positivo al nostro cervello e ci procura una sensazione di benessere che allevia il disagio dovuto alla calura. Inoltre il gelato d’estate ci disseta, perché contiene una buona percentuale di acqua (dal 35% fino al 70%, secondo le tipologie) aiutandoci, quindi, a combattere la disidratazione che con il caldo è sempre in agguato. Infine, d’estate, il gelato fa bene perché ci nutre, fornendoci nutrienti ed energia in modo piacevole e senza appesantire i processi digestivi, anche quando le temperature elevate ci rendono inappetenti e mangiare diventa difficile».

E SE AVETE PROBLEMI DI CALORIE ECCO COME SMALTIRLO…
L’estate, specie durante le vacanze, è anche un ottimo periodo per muoverci di più e dedicarci allo sport preferito. Ricordando che quello che conta per mantenere il giusto peso è che il bilancio delle entrate (calorie assunte con gli alimenti) e le uscite ( calorie spese) rimanga sempre in pari. Ecco perciò le indicazioni dell’IGI su quanti minuti di attività fisica occorrono per bruciare le calorie assunte con i tipi di gelato più comuni.

MINUTI DI ATTIVITA’ FISICA
Tipo gelato Kcal Tennis Calcetto Nuoto Ciclismo Jogging
Gelato con stecco (gr. 88) 257 43 17 26 20 35
Cono gelato (gr 75) 233 39 16 24 18 31
Gelato con biscotto (gr. 80) 224 37 15 16 17 30
Porzione di gelato al cioccolato
(gr. 55-60) 145 24 10 10 11 20
Ghiacciolo alla frutta (gr. 70) 72 12 5 5 6 10

L’estate si conferma, quindi, la stagione ideale per il gelato e proprio in questa stagione è interessante notare anche come stia crescendo il consumo casalingo di questo alimento. Tanto che, ormai, si può addirittura parlare di vero e proprio testa a testa tra chi lo mangia in casa (29%) e chi fuori casa (35%). Quanto alle principali occasioni di consumo, in estate, gli Italiani sembrano preferire il gelato soprattutto nel pomeriggio (55%) e nel dopocena (47%).
Ma quanto gelato si mangia in estate? Secondo l’AIDI (Associazione delle Industrie Dolciarie Italiane) i consumi di gelato industriale, nei 120 giorni dell’estate, saranno di 2,5 kg pro capite, rispetto ai complessivi 4 kg annui. Il che vuol dire che quest’estate si può stimare che gli italiani consumeranno circa125 milioni di chilogrammi di gelati alla frutta e alle creme. In particolare, andando a guardare nel freezer degli Italiani, troveremo 438 milioni di porzioni di gelato da passeggio (ovvero coni, stecchi, biscotti e ghiaccioli), 810 milioni di porzioni da confezioni in vaschette o secchielli, 557 milioni di porzioni da confezioni multipack (ovvero confezioni famiglia delle diverse specialità), 175 milioni di porzioni di gelato sfuso, 73 milioni di porzioni da torte e tranci, 24 milioni di porzioni di specialità da tavola in confezioni singole.
Anche se, facendo due conti, questo significa, al di là dei numeri a più zeri, che ogni italiano consumerà l’equivalente di due porzioni di gelato (stecco, cono o biscotto) a settimana, per un complesso di poco meno di 150 grammi a testa.

CAROLINA KOSTNER: «IL GELATO? UN ALIMENTO IRRINUNCIABILE ANCHE PER NOI SPORTIVI»
A proposito di attività fisica e sport, il gelato vanta una fan davvero speciale: Carolina Kostner, punta di diamante del nostro pattinaggio sul ghiaccio (medaglia di bronzo ai mondiali 2005 e agli europei 2006, tre volte campionessa nazionale, due volte argento al Grand Prix ISU e medaglia di bronzo ai mondiali junior 2003), ma anche una delle sportive più conosciute e amate nel nostro Paese. «Il gelato mi piace moltissimo – ci racconta – e lo mangio soprattutto in estate, anche ad Oberstdorf, in Germania, dove studio e mi alleno. Durante la bella stagione lo preferisco anche ad altri dolci, scegliendo specialità da passeggio, soprattutto il cono, e i gusti alle creme. Inoltre, proprio perché il gelato è un alimento che nutre senza appesantire, lo inserisco senza problemi nella mia dieta di atleta, anche come gustosa gratificazione dopo una seduta di allenamento».
Ma non è tutto, la bella Carolina lega anche al gelato il ricordo del suo primo successo sul ghiaccio: «E come potrei dimenticarlo? Ero piccola, mi allenavo ancora a casa, a Ortisei, e la mia trainer mi promise, come premio, proprio un gelato se fossi riuscita a fare il mio primo ‘doppio’! Una dolcissima gratificazione per tanto impegno e forza di volontà!».

GELATO D’ESTATE: A PRANZO, A MERENDA O COME DESSERT
ECCO I CONSIGLI DELL’ISTITUTO ITALIANO DEL GELATO

Nutriente, energetico, buono, digeribile, ma soprattutto pratico, d’estate il gelato a pranzo, secondo l’IGI (Istituto del gelato italiano), è veramente un’ottima soluzione. Sono molte, infatti, le persone che d’estate preferiscono un bel gelato al posto del solito panino. E in effetti il gelato ha diversi vantaggi in più: nutre, rinfresca ed è di facile digestione. Inoltre è pratico, piacevole, gustoso.
A pranzo ci si può anche concedere una porzione un po’ più abbondante di gelato perché i nutrizionisti consigliano di assumere, in questo pasto, circa il 25-30 % delle calorie totali della giornata. Abbiamo quindi a disposizione circa 400-600 Kcal sulle 2000 che ci spettano, in media, nella giornata. Tuttavia il gelato, per quanto grande - secondo il prof. Giovanni Caldarone, Presidente dell’IGI – «potrebbe non saziare a sufficienza e allora possiamo accompagnarlo con una bella insalata mista con un po’ di tonno o fagioli o un uovo sodo. In tale maniera il pasto risulterà anche più bilanciato dal punto di vista nutrizionale».

Ma qual è il gelato più adatto a fare pranzo? Molto dipende dalle nostre abitudini. Se, per esempio, durante la pausa pranzo abbiamo la possibilità di sederci, la soluzione può essere una bella coppa mista ai gusti che più preferiamo, magari guarnita con frutta fresca di stagione e con qualche cialda. Se andiamo di fretta o approfittiamo per fare una passeggiata al parco, invece, meglio uno stecco, un cono, un biscotto o magari due, in funzione della grandezza e della ricchezza del gelato scelto.

CINQUE ESEMPI DI PRANZO KCAL 400-600
(solo gelato o combinato con altri alimenti)
Panino con rucola e bresaola + ghiacciolo (grande, g 115) Kcal 400
Cono gelato con panna, scaglie di cioccolato e noccioline (grande, g 115) Kcal 375
Torta gelato al cioccolato (due porzioni, g 100-120) + una mela (g 200) Kcal 370
Macedonia di frutta (g 150) con 4 palline di gelato confezionato e 2 cialde
Kcal 350
Una monoporzione di insalata mista con uovo + una mono confezione di gelato tipo cassata (g 95) Kcal 360
Biscotto gelato (g 80) + Stecco fior di latte alla frutta (g 80) Kcal 305

Il gelato d’estate, però, può diventare anche una merenda molto adatta per i bambini e un gradevole spuntino per gli adulti. E’ di facile digestione, fornisce energia prontamente utilizzabile ed è anche rinfrescante (il freddo sulla lingua trasferisce subito all’organismo una sensazione di «freschezza»). Ma soprattutto, per il suo buon contenuto di liquidi, contribuisce a reintegrare l’acqua persa con il sudore. La merenda, soprattutto quella pomeridiana, è un pasto importante. Permette di interrompere il lungo digiuno tra pranzo e cena e di non arrivare a cena troppo affamati. I bambini, soprattutto, non dovrebbero mai saltarla. Il loro organismo infatti ha bisogno di essere rifornito più frequentemente di energia e nutrienti rispetto a quello degli adulti.
Una buona merenda deve essere piacevole, varia, non troppo abbondante né troppo scarsa. Si calcola che debba coprire circa il 5-10%, ma può arrivare anche al 15% (se il pranzo è stato particolarmente «leggero») dell’energia dell’intera giornata che, tradotto in calorie, equivale a circa 100-250 Kcal, sempre rispetto a un fabbisogno calorico medio di circa 2000 Kcal.
Il gelato che si presta di più per fare merenda è forse il gelato tra due biscotti, pratico e veloce. Ma vanno bene anche il classico cono con cialda e granella di cioccolato o uno stecco semplice o ricoperto di cioccolato: dipende dai gusti e dalle abitudini. I bambini dovrebbero preferire gelati al latte più ricchi di calcio. Chi vuole contenere le calorie può invece scegliere un ghiacciolo o un sorbetto alla frutta.

Oggi tutti i gelati prodotti industrialmente indicano sulla confezione il valore calorico e nutrizionale per 100 grammi di prodotto e alcuni anche per porzione. Il consumatore, quindi, è in condizione di fare autonomamente le sue scelte.

TRE ESEMPI DI MERENDA CON GELATO KCAL 100-250
Cornetto gelato con panna e scaglie di cioccolata e noccioline
(medio, gr 75) Kcal 245
Biscotto gelato grande (gr 80) o due mignon (gr 35 cad.) Kcal 220 – 180
Ghiacciolo (grande gr 115) Kcal 120

Ma d’estate il gelato è anche il ‘principe dei dessert’: il più gradito per concludere una cena sofisticata, come un pranzo in famiglia. Oltretutto la scelta del gelato come dessert consente una grande varietà con poca fatica e con grande risultato. Una selezione di sorbetti o di gelati alla frutta sarà un dessert fresco e leggero, perfetto per chiudere un menu particolarmente elaborato e ricco. Un gelato di panna, vaniglia o crema valorizzerà invece una semplice macedonia di frutta fresca o una coppetta di fragole, frutti di bosco, ecc. E una torta gelato sostituirà degnamente la solita crostata o dolci da forno tradizionali più o meno farciti. Se siete bravi in cucina potete cimentarvi nelle coppe fantasia accostando gelato e cioccolato fuso, gelato e liquore, gelato e zabaione gelato e frutta secca , gelato e meringhe e cosi via.

Un dessert a base di gelato, è anche relativamente poco calorico rispetto ad altri dessert; in funzione della nostra scelta, può fornirci infatti dalle 120 alle 250 calorie.

IL GELATO COME DESSERT Kcal
Una mono porzione di gelato tiramisù (g 100) 1900
2 palline di gelato alla crema
+ una alla frutta 150
Porzione di torta gelato al cioccolato (g 50-60) 140
Una mono porzione di sorbetto (g 90) 130
Gelato in coppetta (g 80) 100
Torta gelato alla fragola (g 50-60) 100