20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Russare

Differenze tra semplici russatori e sofferenti di apneee ostruttive

I più colpiti sono gli uomini la cui percentuale raggiunge anche il 4% rispetto al 2% delle donne

Come si fa a distinguere un semplice russatore, fastidiosissimo, non c’è dubbio, per chi gli dorme accanto, da quello, altrettanto fastidioso, che soffre però di apnee ostruttive notturne? Ossia di una vera e propria malattia perché mentre dorme, resta per degli attimi senza respiro. Il passaggio dell’aria nelle vie aeree trova in entrambi un aumento della resistenza, ma mentre l’ostruzione è incompleta in chi russa, risulta totale in chi soffre di apnee. Gli attimi senza respiro, col procedere della malattia, diventano sempre più lunghi e frequenti. Così al risveglio si avverte una grande sonnolenza e un enorme senso di stanchezza. Inutile dire che la sonnolenza è una delle cause principali di incidenti sul lavoro e soprattutto di incidenti stradali. Senza dire che le apnee notturne possono facilitare l’ipertensione.

I più colpiti sono gli uomini la cui percentuale raggiunge anche il 4% rispetto al 2% delle donne. Considerando però che l’apnea ostruttiva è l’evoluzione del russamento, diciamo che la popolazione a rischio comprende il 10-20% degli adulti, visto che questa è la percentuale di coloro che russano. Le cause possono essere le più diverse: il sovrappeso innanzitutto, la bocca troppo piccola, problemi funzionali nella meccanica dell’atto respiratorio che ostacolano il corretto ingresso dell’aria nelle vie aeree. Come rimediare? Tra i consigli di uso immediato c’è quello di non fare abbuffate di cibo la sera, evitare l’alcol e i sedativi, non dormire supini. Comunque chi russa abitualmente dovrebbe sottoporsi a taluni esami per diagnosticare l’eventuale apnea ostruttiva che è una vera e propria malattia. L’analisi completa del sonno, durante il quale si registra tra l’altro l’elettroencefalogramma e si valuta il flusso dell’aria inspirata, si chiama Polisonnografia. Dopodiché il medico stabilirà la terapia.

Le cure possono essere diverse , a seconda della gravità del caso: dieta ed esercizio fisico se il soggetto è in sovrappeso; chirurgia del cavo orale per rimodellare le arcate palatine o eliminare le tonsille; chirurgia maxillo facciale se la malattia è già in stato avanzato e se alla base del problema ci sono mascelle troppo piccole nonché il ricorso ad una mascherina collegata ad un piccolo compressore che invia aria con pressione positiva, in modo da forzare la respirazione. La CPAP (Continuous Positive Air Pressure) deve essere prescritta e tarata da un medico esperto. E’ stato proposto anche un AUTOTEST per misurare la probabilità di essere positivi ad un esame per l’apnea ostruttiva: bisogna misurare la circonferenza del proprio collo, aggiungendo 4 centimetri se si soffre di ipertensione, 3 centimetri se si è russatori abituali,3 centimetri se durante il sonno si hanno quasi sempre dei sussulti. Ebbene se il totale è 43 la probabilità di essere positivi al test per l’apnea ostruttiva è bassa; aumenta di 4-8 volte se il totale è compreso tra 43-48; la probabilità è venti volte di più se sono stati totalizzati più di 48cm.