23 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Salute

Cellulari e rischio tumori, ancora nessuna certezza

Lo studio promosso dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro

ROMA - L'uso del telefono cellulare non è legato allo sviluppo di tumori cerebrali, nè a un incremento del rischio di contrarre gliomi o meningiomi. Il punto fermo, coerente con i risultati degli studi di laboratorio che non hanno finora dimostrato che i campi elettromagnetici a radiofrequenza utilizzati nella telefonia cellulare abbiano effetti cancerogeni, è stato messo dal più grande studio epidemiologico condotto finora i cui risultati sono stati pubblicati dal gruppo di studio Interphone sull'International journal of epidemiology.

LO STUDIO - Lo studio Interphone, promosso e coordinato dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), è stato realizzato tra il 2000 e il 2004 in 13 Paesi, tra i quali l'Italia. La direzione dello studio italiano è stata affidata all'Istituto superiore di sanità.
Nel contesto di Interphone, sono stati condotti quattro studi caso-controllo, basati su interviste, sul rischio di tumori cerebrali e di alcune altre neoplasie in relazione all'uso del telefono cellulare. Oltre 10.700 persone tra i 30 e i 59 anni di età (2.708 casi di glioma, 2.409 casi di meningioma e 5.634 «controlli» non affetti da tumore cerebrale) hanno accettato di essere intervistate. Ai partecipanti è stato chiesto se avessero mai usato un telefono cellulare, quando avevano iniziato, quante volte al giorno lo utilizzavano e quanto tempo duravano le telefonate.
Ebbene, lo studio non ha evidenziato nessun aumento del rischio di gliomi o meningiomi cerebrali tra gli utilizzatori di telefoni cellulari. Non è stata osservata alcuna relazione tra durata dell'uso del cellulare e rischio di glioma e di meningioma, né è stato evidenziato alcun incremento di rischio tra gli utilizzatori a lungo termine, cioè 10 o più anni anche se «non ci si può esprimere riguardo a durate di esposizione più lunghe». Inoltre, non è stata rilevata alcuna tendenza all'aumento del rischio di tumore cerebrale all'aumentare del numero totale di chiamate e neppure all'aumentare delle ore cumulative d'uso.