29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Pillola abortiva

Ru 486, Prestigiacomo: i Governatori rispettino la legge

Il Ministro: «Da donna sono favorevole ad interventi meno cruenti»

ROMA - Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, «da donna e da madre», di fronte a una sua figlia che volesse abortire pensa che sarebbe «ingiusto impedirle l'accesso a un intervento non cruento». Anche se prima cercherebbe «in tutti i modi di convincerla a non farlo». Insomma, sì alla pillola abortiva Ru 486, «testata in tutto il mondo» osserva il ministro, e purchè utilizzata in ospedale.

All'indomani delle dichiarazioni anti-pillola dei neogovernatori leghisti di Piemonte e Veneto, Roberto Cota e Luca Zaia, il ministro esponente del Pdl replica sulle polemiche osservando «Ricordo a Cota e Zaia che la campagna elettorale è finita». E ribadisce: «sono due persone responsabili, penso che abbiano detto quelle cose ancora sull'onda dell'euforia legittima per il risultato elettorale». E si dice convinta che alla fine le due regioni si comporteranno «In linea con quanto suggerito dal Consiglio superiore della Sanità».

Sull'uso della pillola, aggiunge, purché sempre in ambito ospedaliero perché «non è come buttar giù un bicchier d'acqua», «riaprire il dibattito adesso è surreale». E su Maurizio Gasparri che ieri ha elogiato Cota e Zaia, replica seccamente «lasciamo perdere». Come finirà? «Non credo che possa materializzarsi in due regioni un'autonomia organizzativa che prescinda da tutto il lavoro fatto». E poi, sottolinea Prestigiacomo, «non credo nemmeno che gli elettori di centrodestra vogliano questo dai neogovernatori».