Fondatore di Google dona milioni di dollari per la ricerca sul Parkinson
Sergey Brin finanzierà un innovativo studio genetico dopo aver scoperto di essere predisposto al morbo
Google non è nuovo a iniziative benefiche, come donazioni per la ricerca scientifica. L'ultima iniziativa però è particolarmente singolare, in quanto nasce da un interesse personale di uno dei fondatori del più diffuso motore di ricerca del mondo. Sergey Brin, 35 anni, dopo essersi sottoposto a un test del Dna, ha saputo di avere una mutazione genetica che gli riserva un rischio elevato di sviluppare il morbo di Parkinson, proprio come è successo a sua madre.
Non solo: Brin ha appena avuto un figlio e il suo timore è che anche il bimbo possa un giorno ammalarsi. Per questo finanzierà con milioni di dollari un programma che coinvolgerà 10.000 malati di Parkinson che si sottoporranno al test del Dna, al prezzo simbolico di 25 dollari. I dati genetici rilevati ai malati saranno confrontati con quelli dei clienti sani di «23andME», società fondata nel 2006 proprio dalla moglie di Brin.
Con il semplice screening della saliva, è possibile valutare il fattore di rischio per 105 malattie, dal cancro al seno alla calvizie ad un costo complessivo di 999 dollari. Nel caso specifico del Parkinson gli esami costeranno solo 399 dollari.
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