20 aprile 2024
Aggiornato 10:00

Una nuova terapia per l’artrite reumatoide

Nuove scoperte sul controllo delle risposte autoimmuni aprono importanti prospettive per lo sviluppo di terapie per l’artrite reumatoide

Nuove scoperte sul controllo delle risposte autoimmuni aprono importanti prospettive per lo sviluppo di terapie per l’artrite reumatoide. È quanto emerge da uno studio pubblicato sull’ultimo numero di PLoS Biology condotto dagli scienziati del Laboratorio di Biologia molecolare di Cambridge.

“Abbiamo modificato un gene denominato Foxp3, il quale può essere introdotto nelle cellule immuni usando tecniche di ingegneria genetica e quindi essere attivato da una semplice iniezione. Nei topi con artrite, le cellule modificate hanno inibito e persino invertito il corso della malattia”, fa sapere Alexander Betz, uno degli autori dello studio.

I ricercatori stanno adesso focalizzando la propria attenzione sui meccanismi molecolari coinvolti nella funzione di Foxp3 per iniziare in seguito i test su cellule umane.
L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica, tendente a persistere nel tempo, che interessa tutto l'organismo e non solo alcune articolazioni. È una malattia ciclica, con fasi di acutizzazione intervallate a periodi di remissione dei sintomi. Determina dolore e rigidità articolare soprattutto al mattino.