4 maggio 2024
Aggiornato 23:30
Aumenteranno di circa 20mila unità nel prossimo futuro

Disagio psichico: 45mila persone hanno chiesto aiuto

Codici: «Necessario un impegno della Regione Lombardia per trovare delle soluzioni condivise»

A Milano la domanda per ricevere un aiuto psicologico negli ultimi 12 mesi ha riguardato 45mila persone, che si pensa aumenteranno di circa 20mila unità nel prossimo futuro. Di queste 45mila persone, il 44% esprime bisogni personali relativi ad ansia, stress e depressione. Dai dati della letteratura internazionale, resi noti in occasione della presentazione dello spettacolo «Amica Follia», risulta che il 9-13% dei bambini e ragazzi può presentare disturbi di rilevanza psichiatrica.

A Milano circa il 20% della popolazione tra 0 e 18 anni si troverà a dover affrontare disturbi psichici (36mila bambini e ragazzi) nel proprio percorso di vita. Il tutto confermato dal costante aumento di consumo di psicofarmaci, soprattutto ansiolitici e antidepressivi. Ogni anno si valuta un incremento del 3,6% e i maggiori consumatori, in un rapporto di 2 a 1, sono donne.

Il disagio mentale dell’individuo è un problema che tocca non solo il diretto interessato ma anche la famiglia, che troppo spesso si trova a dovergli prestare assistenza senza averne le possibilità. E’, invece, il presidio socio-sanitario territoriale la struttura preposta al delicato compito di realizzare la presa in carico delle persone che hanno problemi di salute mentale, la sede dove vengono formulati i programmi terapeutici-riabilitativi e di risocializzazione della singola persona.

Molte famiglie del capoluogo lombardo segnalano l’inadeguatezza dei Centri Psico Sociali del loro territorio e la carenza degli operatori impiegati nel settore. Lamentano di essere lasciate sole, anche nel caso di famigliari violenti, e di dover sorreggere il peso della malattia mentale unicamente con le proprie forze.

Per questo la Responsabile di Codici di Milano Maria Barroccu chiede un incontro al governatore della Regione Lombardia per istituire una commissione di verifica dei servizi erogati presso tutti i CPS operanti.