19 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Immigrazione

Fratoianni: Il «silenzio» di Bruxelles ancor di più vergognoso delle parole di Salvini

Così il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali replica alle parole del Ministro dell'Interno sulla vicenda dei naufraghi bloccati sulla nave Sea Watch

Il Presidente del Parlamento europeo, Jean Claude Juncker
Il Presidente del Parlamento europeo, Jean Claude Juncker Foto: ANSA

ROMA - «Sarà sicuramente vergognoso il silenzio dei Paesi Ue su quanto sta accadendo nel Mediterraneo. Ma è ancor più vergognoso e indecente il continuo e inconcludente chiacchericcio razzista intriso di proclami di odio dell'attuale ministro dell'Interno». Così il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali replica alle parole di Salvini sulla vicenda dei naufraghi bloccati da giorni sulla nave della Ong Sea Watch.

Europarlamentari Pd: Commissione intervenga per soluzione SeaWatch

«Auspichiamo e facciamo appello a voi affinché nei tempi più rapidi venga trovata una soluzione ragionevole in modo da garantire un porto, cure mediche e cibo a donne, bambini e uomini in balia delle onde». Lo scrivono gli europarlamentari del Pd in una lettera apera al Presidente Juncker, al Commissario Avramopoulos, e all'Alto Rappresentate Mogherini, circa la situazione della nave SeaWatch.

Spazio assolutamente insufficiente

«Da oltre 14 giorni - ricordano gli europarlamentari Dem - la nave SeaWatch con a bordo 49 migranti tra cui 3 bambini sta navigando nel Mar Mediterraneo, tra l'Italia e Malta, in attesa dell'indicazione di un porto sicuro dove approdare. I soccorritori ci raccontano di una situazione che sta peggiorando sempre più, a causa delle condizioni climatiche non favorevoli i migranti si trovano a convivere in uno spazio assolutamente insufficiente. Devono dormire per terra, ci sono problemi igienici e sono a rischio di ipotermia e disidratazione. Inoltre i viveri a bordo stanno terminando».

Scaricabarile tra paesi europei

A giudizio degli eurodeputati Pd, «non è tollerabile che alcuni Stati Membri, a partire dall'Italia che ha il porto più sicuro e più vicino, decidano di non essere disponibili a soccorrere e ad accogliere i migranti. Siamo tornati al cinismo scaricabarile tra Paesi europei senza alcun rispetto per la vita umana». Dunque «riteniamo di fondamentale importanza, soprattutto per i migranti che da giorni sono in balia del freddo e della fame che la Commissione UE dimostri umanità e solidarietà impiegando tutti i mezzi a sua disposizione e tutte le misure emergenziali esistenti, anche riproponendo le proposta legislativa bocciata dal Consiglio sulla riforma di Dublino che prevedeva la redistribuzione obbligatoria dei rifugiati, così da poter mettere tutti gli Stati membri di fronte alle proprie responsabilità senza esclusione di nessuno. E' inoltre importate assicurare l'adozione del concetto di 'obbligatorietà di attracco' nel porto più sicuro per le navi che effettuano salvataggio umanitario», conclude la lettera firmata da Patrizia Toia, Isabella De Monte, Elena Gentile, Brando Benifei, Daniele Viotti, Cécile Kyenge, Mercedes Bresso, Goffredo Bettini, Simona Bonafè, Renata Briano, Nicola Caputo, Caterina Chinnici, Silvia Costa, Andrea Cozzolino, Nicola Danti, Paolo De Castro, Giuseppe Ferrandino, Enrico Gasbarra, Michela Giuffrida, Roberto Gualtieri, Luigi Morgano, Alessia Mosca, Giuseppina Picierno, David Sassoli, Renato Soru, Damiano Zoffoli.