29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Sempre più ricco il palmares della Rossa nel Gran Turismo

12 Ore di Bathurst, in Australia la prima vittoria dell'anno per la Ferrari in Gt

Strepitoso successo della 488 Gt3 del Maranello Motorsport in una delle gare di durata più difficili del mondo, sull'Inferno blu di Mount Panorama. Toni Vilander, in equipaggio con gli idoli locali Lowndes e Whincup, ha battuto le Porsche

Toni Vilander, Craig Lowndes e Jamie Whincup sul gradino più alto del podio della 12 Ore di Bathurst
Toni Vilander, Craig Lowndes e Jamie Whincup sul gradino più alto del podio della 12 Ore di Bathurst Foto: Ferrari

BATHURST – La Ferrari ha scritto un’altra pagina della propria leggendaria storia nelle competizioni Gt conquistando per la seconda volta la 12 Ore di Bathurst, una delle gare più difficili del mondo che si è disputata sul tracciato di Mount Panorama, nel Nuovo Galles del Sud, in Australia. A centrare l’impresa lungo i 6,2 km di saliscendi del cosiddetto Inferno blu sono stati il pilota ufficiale della Ferrari, Toni Vilander, e gli australiani nativi di Melbourne, Craig Lowndes e Jamie Whincup che si sono alternati al volante della 488 Gt3 del team Maranello Motorsport.

Lotta serrata
La Ferrari sul traguardo ha preceduto di oltre un giro il primo degli inseguitori, la Porsche del Competition Motorsports di Calvert-Jones-Long-Lieb-Campbell, ma la classifica non dice la verità su quella che è stata una battaglia serratissima dal primo giro fino a 50 minuti dal termine. La Ferrari del team di Mark Coffey, l’unica vettura del Cavallino rampante in pista, è stata protagonista di sorpassi e controsorpassi in una lotta a tre con la Mercedes di Baird-Van Gisbergen-Engel e con la Porsche che è poi giunta seconda. La battaglia non è stata priva di colpi proibiti, con la Mercedes che nelle prime fasi ha speronato la Ferrari ed è stata penalizzata con un drive through salvo poi subire la stessa sorte da parte della Porsche più avanti nella corsa.

Incidente finale
A semplificare la vita a Whincamp nel finale c’è stato l’incidente di Shane Van Gisbergen che ha perso il controllo della Mercedes mentre tentava di tenere il passo della 488 Gt3 guidata dalla stella del locale campionato V8 Supercars. Whincup, all’esordio su una Ferrari, ha così potuto gestire il vantaggio, che con i principali rivali fuori era ormai di più di un giro sulla Porsche. Per l’australiano, Vilander e la 488 Gt3 è la prima vittoria nella 12 Ore di Bathurst. Per il Maranello Motorsport e Craig Lowndes è invece il secondo successo. Nel 2014 era infatti arrivato il primo trionfo di sempre nella maratona australiana con Lowndes, Mika Salo, Peter Edwards, John Bowe e la 458 Italia Gt3. L’edizione 2017 ha fatto segnare il nuovo record di pubblico, con oltre 40 mila spettatori. «Essere riuscito a vincere all’esordio una gara così difficile mi riempie di orgoglio, è stato tutto perfetto fin dalle prove – racconta Toni Vilander – La gara è stata tiratissima, i miei compagni sono stati perfetti così come il team e la vettura. La 488 Gt3, costruita dalla Ferrari e sviluppata con Michelotto, rappresenta lo stato dell’arte a proposito di vetture da corsa».