Ecco la nuova Ducati Sbk: obiettivo Mondiale
Svelata la versione 2016 della Panigale R: il traguardo dichiarato della rossa bolognese è di riportare a casa quel titolo iridato che manca da cinque stagioni. Ci proveranno Chaz Davies e il romano Davide Giugliano
AREZZO – Ufficialmente il ritorno al Mondiale è l'obiettivo anche in MotoGP, dove però la Desmosedici sembra ancora ben distante da quella maturità che le servirebbe per competere con i colossi Yamaha e Honda. Per la Ducati, invece, il titolo iridato è un traguardo decisamente più alla portata nel campionato del mondo Superbike, che scatta a fine mese in Australia. E l'arma con cui puntarci è la nuova versione della Panigale R, svelata oggi dal team ufficiale nella sede di Arezzo dello sponsor principale, Aruba. Dopo essersi laureati vicecampioni l'anno scorso alle spalle della corazzata Kawasaki, ora l'obiettivo per i rossi di Borgo Panigale è quello di fare un passo in più, l'ultimo. Per riportare in Italia quell'iride che manca ormai dal 2011, quando fu conquistata da Carlos Checa.
Le novità sulla moto
E non si nasconde il direttore generale Gigi Dall'Igna: «In quest’ultimo biennio abbiamo cambiato tante cose, in primis migliorando lo scambio di informazioni tra i progetti MotoGP e Superbike per far crescere le nostre due realtà parallelamente – spiega il tecnico – Per quest’anno abbiamo apportato dei cambiamenti alle moto ed alla nostra struttura organizzativa. Sul primo punto i regolamenti avvicinano le moto Sbk da corsa a quella di serie e di questo siamo molto fiduciosi: la Panigale R riteniamo sia la miglior sportiva sul mercato. Quanto alla struttura, abbiamo introdotto diversi elementi indispensabili per migliorare lo scambio di informazioni e competenze tra MotoGP e Superbike. L'obiettivo è puntare a vincere il titolo mondiale». Le principali novità riguardano l'impianto di scarico Akrapovic, la forcella delle sospensioni anteriori Ohlins, le strategie elettroniche e soprattutto l'utilizzo del motore.
L'ottimismo dei piloti
Sufficienti a dare grande ottimismo a Chaz Davies, alla seconda stagione in rosso dopo quella di debutto l'anno scorso marcata da cinque vittorie e ben tredici podi: «L'evoluzione della moto è andata nella giusta direzione – conferma il pilota britannico – Ho avuto buone sensazioni. Abbiamo fatto dei bei passi avanti e credo davvero che ci siamo dati la migliore chance per lottare per la vittoria. Dalla metà dell'anno scorso ho trovato un ottimo assetto di base, mi divertivo a guidare e miglioravo a ogni weekend. Ho dimostrato che non serviva cambiare molto sulla moto, dovevo piuttosto concentrarmi su me stesso. Questo trend positivo è proseguito nel corso dell'inverno e abbiamo trovato un livello di costanza di rendimento molto alto, che voglio tradurre in risultati in questa stagione». Affamato di riscatto è anche Davide Giugliano che, reduce da un'annata 2015 funestata da due diversi infortuni, stavolta vuole dimostrare tuto il suo valore: «Nei rapporti di coppia c’è sempre qualcosa che va storto: io e la mia moto non ci siamo capiti nel 2015, ma è già tutto superato – sorride il romano – Ripartiamo quest’anno con la convinzione che tutto sarà più bello. I tre test invernali sono andati molto bene, grazie al lavoro di Aligi (Deganello, suo nuovo capotecnico, ndr) siamo cresciuti passo dopo passo e abbiamo ritrovato un buon livello di competitività: è riuscito a farmi stare calmo! Per me è stato un inverno diverso rispetto al solito, venivo da due infortuni abbastanza gravi, ma con la consapevolezza di poter contare su una moto ed una squadra al top per correre».