Legge elettorale: Mdp, Sinistra italiana e M5s abbandonano la Commissione
I parlamentari delle opposizioni hanno deciso di non partecipare più ai lavori della Affari Costituzionali, in Senato, dove si sta esaminando il Rosatellum
ROMA - Mdp, Sinistra italiana e M5s abbandonano i lavori della commissione Affari Costituzionali, in Senato, dove si sta esaminando il Rosatellum. «Dopo aver fatto il massimo sforzo per motivare i nostri emendamenti, abbiamo capito che non ci sono margini di modifica. Prima di iniziare i lavori il sottosegretario Pizzetti ha detto fuori dalla Commissione che il governo è pronto a mettere la fiducia per evitare i voti segreti. Siamo alla farsa», ha detto Loredana De Petris, senatrice di Si.
«Davanti a questa forzatura c'è stata una reazione comune delle opposizioni anche se non abbiamo tutti la stessa idea di legge elettorale», ha detto Doris Lo Moro (Mdp). «Una discussione - ha aggiunto - è tale se c'è chi parla e c'è chi ascolta. Invece qui il copione è già scritto. Nessuno del Pd partecipa alla discussione, nessuno interviene. L'esito è scontato e noi non vogliamo dare l'alibi di dire che tutto si è svolto in maniera regolare». «Non hanno intenzione di accettare nulla», ha detto Sergio Endrizzi (M5s). «Il tempo - ha aggiunto - prevale sulla qualità del dibattito. Hanno paura del voto in Sicilia e vogliono approvare la legge elettorale prima di scadere come un attimo mozzarella acida».
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