Riciclaggio di gasolio libico rubato all'Isis e rivenduto in Italia: 9 arresti
La Gdf di Catania ha scoperto il riciclaggio di gasolio libico sul mercato italiano ad opera di una banda di miliziani libici, società maltesi e imprese italiane
CATANIA - La Guardia di finanza di Catania ha scoperto un inquietante intreccio per il riciclaggio di gasolio libico nel quadro di un'associazione a delinquere composta da miliziani libici, società maltesi e un'impresa italiana. Il tutto assume risvolti ancora più drammatici alla luce del recente e barbaro assassinio di una giornalista investigativa maltese, Daphne Caruana Galizia, al centro di inchieste sulla corruzione nell'isola, saltata in aria sulla sua auto secondo modalità di chiaro stampo mafioso. Le Fiamme gialle di Catania hanno eseguito 9 arresti, 6 in carcere e 3 ai domiciliari, nei confronti degli organizzatori e dei componenti di una banda internazionale dedita al riciclaggio di gasolio libico illecitamente sottratto dalla raffineria di Zawyia, 40 km a ovest di Tripoli, trasportato via mare in Sicilia e successivamente immesso nel mercato italiano ed europeo. Il monitoraggio occulto dei traffici illeciti via mare è stato effettuato grazie ai mezzi del Comando operativo aeronavale della Guardia di Finanza.
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