Di Battista in piazza con Pappalardo, ma raccoglie fischi e insulti
Davanti alla Camera protesta leghisti, no vax e del generale dei carabinieri «reazionario». Il deputato del M5s prova a dialogare con i manifestanti ma viene contestato
ROMA - Variegata protesta davanti a Montecitorio mentre l'aula della Camera sta per discutere di legge elettorale: nella piazza si sono radunate decine di persone convocate da Antonio Pappalardo, ex generale dei carabinieri e deputato del Psdi; no vax e leghisti per il referendum per l'autonomia di Veneto e Lombardia. In mezzo, il deputato M5s Alessandro Di Battista, un po' applaudito, un po' contestato.
Sentendo gli slogan «Libertà, libertà», «Fuori, fuori» e «No Rosatellum», slogan molto vicini alle tradizionali istanze dei pentastellati, Di Battista ha pensato che la protesta fosse di cittadini vicini al movimento. Quindi, zainetto in spalla, in maniche di camicia e megafono alla mano ha cominciato a parlare contro la legge elettorale alla folla davanti all'obelisco della piazza. Inizialmente accolto da un applauso, al neo papà sono stati poi indirizzati diversi «Vaffa», «Che c...ci fai qui?» e «Sei un abusivo» soprattutto dai seguaci di Pappalardo. «Che deve fare il popolo se non venire in piazza a protestare contro i nominati da questa legge elettorale? Casini, Verdini, tutta gente che altrimenti sarebbe stata trombata», ha detto Di Battista. «Tutto questo - ha aggiunto - fa vomitare, è un colpo di stato istituzionale ad opera di fuorilegge».
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