Gentiloni all'Onu sulla Libia: no a qualunque velleitaria ipotesi militare, ecco cosa dobbiamo fare invece
Le parole del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, nel suo discorso davanti alla settantaduesima sessione dell'assemblea generale delle Nazioni Unite
NEW YORK - "La Libia è il tassello fondamentale per restituire al Mediterraneo Centrale il proprio ruolo storico di motore di civiltà, pace e sicurezza. La sua stabilizzazione è un obiettivo prioritario, che dobbiamo raggiungere attraverso un dialogo inclusivo, nel quadro dell'Accordo Politico, rifiutando qualunque velleitaria ipotesi di soluzione militare». Lo ha detto il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, nel suo discorso davanti alla settantaduesima sessione dell'assemblea generale delle Nazioni Unite. Gentiloni ha ricordato come l'Italia sia in prima fila in questo impegno e di come "sostenga l'azione delle Nazioni Unite e il rafforzamento della loro presenza in Libia. In Libia non ci sarà stabilità fino a quando non verranno abbracciati i valori di un vero percorso inclusivo di riconciliazione». "È la stessa popolazione libica che chiede una Libia stabile, solida e sicura. Per questo, siamo a fianco del Presidente Serraj e delle Istituzioni previste dall'Accordo Politico" ha aggiunto il presidente del consiglio davanti alle Nazioni Unite.
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