16 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Governo Gentiloni

La Lega regala una palla a Poletti. Lui: «Calcetto è metafora di relazione sociale»

Dura, sebbene ironica, presa di posizione del Carroccio a palazzo Madama dove il capogruppo Gian Marco Centinaio ha chiesto la testa del ministro del Lavoro, dopo l'infelice «consiglio» ai giovani su come trovare un impiego

ROMA – Dura, sebbene ironica, presa di posizione della Lega nord in Senato, dove il capogruppo Gian Marco Centinaio ha chiesto le dimissioni del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti con tanto di cartelli e pallone da calcetti in regalo. L'esponente del Carroccio ha apostrofato l'ex presidente della Legacoop «pallone gonfiato» , invitandolo ad «andare a lui a giocare, leggiadro, a calcetto, non i nostri giovani».

Centinaio ricorda i precedenti di Poletti
Il leghista ha spiegato poi di chiedere le dimissioni «del ministro Poletti alla luce delle sue dichiarazioni di ieri, confermate oggi, rivolte ai giovani italiani, invitandoli ad andare a giocare a calcetto anziché inviare curricula per trovare lavoro. Poletti è lo stesso ministro che aveva umiliato i giovani italiani emigrati per andare a lavorare all'estero, dicendo che 'certe persone è meglio non averle tra i piedi'. Sembra proprio che non abbia voglia di restare al suo posto!».

«Gli regaliamo un pallone»
Centinaio ha quindi invitato Poletti «ad andare lui a giocare a calcetto. Già me lo vedo, leggiadro, a danzare con le scarpette con i tacchetti...» ed ha quindi mostrato in Aula il dono che il suo gruppo ha preparato per il responsabile del dicastero di via Veneto: un piccolo pallone blu. «Gli regaliamo un pallone, per non essere un pallone gonfiato davanti agli italiani» ha concluso, mentre altri senatori del gruppo esibivano carelli con la scritta: «Ministro, chiedi scusa!».

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Poletti tira dritto
Il ministro del Lavoro ha risposto alle polemiche sorte dai suoi consigli agli studentui su come trovare un impiego: «Era una metafora della relazione sociale, perché è importante essere oltre che sapere: e comunque non è possibile ridurre a una riga un dibattito durato due ore». «E' una stupidaggine sintetizzare in una riga due ore di confronto e dialogo con i ragazzi» ha detto Poletti, rispondendo ai giornali all'ingresso di un convegno di Assicurazioni Generali.

«Il calcetto se volete è la metafora della relazione sociale»
«Abbiamo parlato di alternanza scuola-lavoro, del rapporto che la scuola ha con il suo territorio e con le imprese, delle esperienze che questi ragazzi hanno fatto, e di quanto valga insieme al sapere, che è ovviamente essenziale, anche l'essere, cioé le cose che le persone fanno, il volontariato, il servizio civile. Questo è il senso delle cose: vale molto il sapere e vale molto l'essere, vale molto studiare, imparare, conoscere e vale altrettanto avere una buona relazione con la collettività. Io incontro molte persone che si occupano di reclutamento di personale nelle imprese. Tutti mi dicono "guarda, io cerco di capire chi sono questi ragazzi e poi chiedo loro cosa sanno. Questi due elementi debbono essere tenuti insieme. Il calcetto se volete è la metafora della relazione sociale».