Sindaco di Amatrice commosso: «Penso agli amici che non ci sono più»
E' commosso il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, raggiunto telefonicamente da askanews: «Quando ho visto cadere la porta storica, ho capito la gravità»
ROMA - «Non c'è più il Paese, non c'è più, completamente distrutto. Già questa sera partono i primi aiuti, stiamo organizzando. Daremo i primi alloggi. Anche se adesso c'è la testa soprattutto per gli amici che non ci sono più». E' commosso il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, raggiunto telefonicamente da askanews.
Quando ho visto cadere la porta storica, ho capito la gravità
«La situazione è peggio di quella che sembrava stanotte, però avevo avuto il sentore, perchè uscendo di casa stanotte avevo visto che era caduta la porta storica di Amatrice, la porta Carbonara, che aveva resistito a tantissimi terremoti negli ultimi decenni. Per cui ho capito subito che questo era grave. Colgo l'occasione per ringraziare i media, perchè facendo appello nel giro di pochi minuti sono arrivati i soccorsi. Tanti concittadini non ci sono più. Ma stiamo a testa alta per ricominciare perchè la gente di montagna non molla».
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