Come sempre unità cinofile in prima fila
Nel caso del devastante terremoto che ha colpito con terribile accanimento il Centro-Italia si stanno rivelando un elemento di soccorso da cui non è possibile prescindere, in quanto sono in grado di fiutare, con l'olfatto o con l'udito, i più deboli segnali di vita sotto le macerie.
ACCUMOLI - Protagoniste sempre presenti sugli scenari più drammatici, dai conflitti bellici alle operazioni antiterrorismo, le unità cinofile si dimostrano sussidi indispensabili anche nel caso dei terremoti. Il binomio cane e conduttore è sempre in prima fila in ogni situazione di emergenza e anche nel caso del devastante terremoto che ha colpito con terribile accanimento il Centro-Italia si stanno rivelando un elemento di soccorso da cui non è possibile prescindere, in quanto sono in grado di fiutare, con l'olfatto o con l'udito, i più deboli segnali di vita sotto le macerie.
L'ultima speranza di salvezza
A Illica, una frazione del comune di Accumoli in provincia di Rieti, una delle zone più colpite, sul campo è attiva Daniela Romanato, responsabile dell'unità cinofila di soccorso impegnata sul posto: «I nostri cani hanno segnalato la presenza di persone disperse in quella zona dove stanno già scavando e lavorando i vigili del fuoco. Ma purtroppo non hanno segnalato con l'abbaio, forse perché queste persone possono non essere ancora vive».
Per le persone intrappolate sono le macerie questi angeli pelosi potrebbero essere l'ultima speranza di salvezza.
(Immagini Afp)
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