«Bye bye vitalizi. Promessa mantenuta»: il governo 'del cambiamento' ce l'ha fatta davvero
Parlamentari M5s in piazza per festeggiare dopo l'ok del Consiglio di presidenza del Senato. I leghisti: « Dalle parole ai fatti, contro i privilegi di pochi»
ROMA - «Bye bye vitalizi. Detto, fatto. Promessa mantenuta. Bye bye vitalizi anche per gli ex senatori. Questo privilegio non esisterà più per nessuno. Evviva!». Con questo tweet il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, festeggia l'approvazione del taglio dei vitalizi dopo l'approvazione del Consiglio di presidenza del Senato. E subito è scattata la festa in piazza dei senatori del Movimento. È stato il questore del Senato, il leghista Paolo Arrigoni, a dare la notizia tanto attesa dall'intera maggioranza: «La delibera è stata approvata con 10 voti favorevoli, un astenuto e altri che non hanno partecipato al voto».
La festa in piazza
Due striscioni. «56 milioni di euro risparmiati» e «#bye bye vitalizi». Subito dopo il voto i senatori del Movimento 5 Stelle sono usciti da Palazzo Madama ed è scattata la festa, con tanto di bandiere del M5s e palloncini gialli. Una festa, però, per l'intero governo: «Anche il Senato dice stop a vecchi e assurdi privilegi. Abbiamo agito in tempi rapidissimi, per portare avanti una battaglia della Lega e per mantenere una promessa che le forze del Governo del Cambiamento hanno fatto ai cittadini. Dalle parole ai fatti, contro i privilegi di pochi, in favore di tutti gli italiani», dichiarano i senatori della Lega Paolo Arrigoni, Roberto Calderoli, Tiziana Nisini e Paolo Tosato, a margine del Consiglio di Presidenza di Palazzo Madama che ha approvato il taglio dei vitalizi per gli ex parlamentari.
«La fine della casta»
«L’era della casta è finita» commenta il questore della Camera dei deputati e portavoce del M5s, Federico D’Incà: «Il privilegio di pochi diventa un diritto di tutti, quello al risparmio di risorse pubbliche. Con l’approvazione del taglio dei vitalizi al Senato si completa il percorso iniziato con successo alla Camera. Siamo orgogliosi di aver mantenuto questa promessa e di poter restituire agli italiani 280 milioni a legislatura che potranno essere reinvestiti in servizi per i cittadini».
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