26 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Immigrazione

Quando Renzi barattò immigrati in cambio degli 80 euro. Di Maio: cambieremo le regole di ingaggio

Dopo la polemica tra il ministro della Difesa e Salvini, ecco le parole di Di Maio

L'ex segretario del Pd Matteo Renzi con l'attuale ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio
L'ex segretario del Pd Matteo Renzi con l'attuale ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio Foto: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI ANSA

ROMA - "Finché questa missione rimane in piedi, gli unici porti sono quelli italiani ma il nostro obiettivo è quello di cambiare le regole di ingaggio di queste missioni, soprattutto di Eunavfor Med». Lo afferma Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e dello Sviluppo Economico ai microfoni di Radio1. Di Maio chiarisce la posizione del M5S dopo la polemica fra il ministro dell'Interno e della Difesa in merito alle dichiarazioni di Salvini sullo stop all'approdo in Italia alle navi internazionali che trasportano migranti.

Renzi, gli 80 euro e il baratto con l'Ue
Circa un anno fa - spiega Di Maio - andò a Bruxelles a parlare con Frontex, l'agenzia che si occupa della difesa dei confini europei, "lo feci da membro dell'opposizione": gli spiegarono che tempo addietro il governo italiano con l'allora premier Renzi diede la disponibilità di portare tutti i migranti salvati con le missioni europee nei porti italiani, in cambio di qualche punto di flessibilità per prendere qualche soldo per gli ottanta euro, per i bonus che stavano dando e questo fu poi confermato dall'allora ministro degli Esteri Emma Bonino e dall'allora ministro della Difesa del governo Letta che era il ministro in quota Forza Italia.

"Deve cambiare la musica"
"Noi in questi anni abbiamo sbagliato come governi, anzi hanno sbagliato, si è data la disponibilità ad aprire i porti italiani in cambio di qualche punto di flessibilità per fare queste operazioni elettorali nella legge di Bilancio». "Deve cambiare la musica, prima di tutto sull'immigrazione, noi abbiamo già cambiato atteggiamento ai tavoli e lo cambieremo ancora una volta se ce ne sarà bisogno continuando a chiare che queste navi delle missioni europee portino i migranti in tutti i porti europei, non solo quelli italiani, ma soprattutto se ci sarà bisogno di flessibilità nel bilancio per fare investimenti, non la baratteremo con l'apertura dei nostri porti ma lo chiederemo perché è un diritto che ha l'Italia come tutti gli altri Paesi europei".