29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Movimento 5 stelle

Il M5s replica agli attacchi di Renzi: «Noi con i poveri, lui con i banchieri»

Dal reddito di cittadinanza alla lotta alla povertà, il Movimento 5 stelle risponde duramente all'ex premier: «Solo un insieme di falsità»

Matteo Renzi durante un'iniziativa all'Auditorium del Massimo di Roma
Matteo Renzi durante un'iniziativa all'Auditorium del Massimo di Roma Foto: Riccardo Antimiani ANSA

ROMA - «Renzi continua a dire falsità sul reddito di cittadinanza, dipingendolo come assistenzialismo parassitario, lui che si è inventato gli 80 euro, quando invece si tratta di una politica attiva per il lavoro volta a dare dignità e potere d'acquisto a tutti, incentivando la ricollocamento dei disoccupati nel mercato del lavoro. Il reddito di cittadinanza è una misura coraggiosa e concreta che finalmente consentirà di fare quello che Renzi ha sempre solo promesso». Così il capogruppo M5s al Senato, Stefano Patuanelli, commenta gli attacchi contro il reddito di cittadinanza sferrati dell'ex segretario Pd durante l'assemblea nazionale del partito. E non è - ovviamente - l'unico esponente a rispondere all'ex premier.

«Renzi contro i poveri mentre compra la villa milionaria»
«Con che faccia tosta Matteo Renzi si scaglia contro il reddito di cittadinanza? Lasciare indietro le persone in difficoltà, i poveri che l'Istat ci dice sono in costante aumento grazie ai governi del Pd, mentre si appresta a comprare una villa da 1,3 milioni?». Così il capogruppo M5s alla Camera Francesco D'Uva replica alle critiche al reddito di cittadinanza mosse da Matteo Renzi nel corso della direzione del Partito democratico. «Lo spieghi ai nove milioni di persone in estrema difficoltà, il senatore Renzi, che il reddito di cittadinanza non va bene. O spieghi alle persone che come lui hanno sul conto 15.000 euro a chi possono rivolgersi per avere un mutuo da centinaia di migliaia di euro e comprare una casa milionaria. Le sue parole ci confermano la totale mancanza di consapevolezza delle difficoltà in cui versa buona parte dei nostri concittadini. Presto dovrà ricredersi perché il reddito di cittadinanza, con la revisione dei centri per l'impiego e le misure che consentiranno alle imprese di tornare ad assumere, farà uscire i più poveri e il Paese dall'angolo in cui lui ha contribuito a metterli», conclude D'Uva.

«Per noi la priorità è il lavoro, per Renzi aiutare banchieri»
«Evidentemente abbiamo priorità diverse da quelle di Matteo Renzi: lui al governo ha preferito aiutare i banchieri e dare qualche mancetta qua e là. Noi sosteniamo giovani e imprese per rilanciare l'economia e il benessere di tutti» è la replica del vicepresidente della commissione Lavoro alla Camera, Davide Tripiedi (M5S), all'attacco di Matteo Renzi contro il reddito di cittadinanza contenuto nel contratto di governo. «L'ex presidente del Consiglio - insiste - sa bene che il nostro reddito di cittadinanza non è una misura assistenziale, ma è legato alla promozione della buona occupazione e rappresenta una ricetta per far ripartire su nuove basi il Paese e non lasciare indietro nessuno. Ammetterlo, però, equivarrebbe a riconoscere che lui ha preferito favorire poche lobby di privilegiati, magari quelle stesse alle quali chiede un mutuo da centinaia di migliaia di euro avendo solo 15.000 euro sul conto, mentre lasciava nell'indigenza e senza opportunità milioni di italiani», conclude l'esponente del Movimento 5 stelle.