23 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Lega

«Chi lo contesta vuole i morti in mare»: parte la «campagna» difendiamo Salvini

Il senatore Tony Iwobi in prima fila. E dalle colonne de Il Giornale l'appello di Francesco Alberoni: «Proveranno a distruggerlo»

Matteo Salvini con Toni Iwobi
Matteo Salvini con Toni Iwobi Foto: ANSA

ROMA - «Sono bastati pochi giorni con Matteo Salvini alla guida del Viminale e già si vede la svolta. Netta. L'Unione europea ha iniziato ad ascoltare l'Italia a differenza delle continue prese in giro della nefasta epoca dei governi Pd». Il senatore Tony Iwobi, responsabile federale Dipartimento Immigrazione della Lega, lancia l'allarme: è iniziato l'attacco contro il leader della Lega, oggi ministro degli Interni. Il clima tra gli 'amici' del Carroccio non è dei migliori: poca serenità e aria da barricate per difendere 'il capitano'. Ed è in questo senso che va letto l'appello lanciato dalle colonne de Il Giornale di Francesco Alberoni dal titolo «Salvini, stai attento: proveranno a distruggerti». Perché la sensazione dello scontro in atto tra le due anime del governo - Movimento 5 stelle da una parte, Lega dall'altra - è forte. Così come è chiaro che le critiche a lavori ancora da iniziare giunte all'indirizzo del ministro degli Interni sono il segno di una campagna di critiche partita prima ancora dello start.

Tony Iwobi in prima fila in difesa di Salvini
«Non serve superman - il commento del senatore leghista - ma serve buonsenso. Come ha giustamente detto il ministro dell'Interno a Brindisi, gli immigrati regolari sono assolutamente benvenuti, così come chi scappa davvero dalla guerra. Ma rimpatriare chi non ha diritto all'asilo e respingere chi arriva e non scappa da nessuna guerra è un dovere morale e politico. Anche per il bene di chi attraversa il Mediterraneo. Meno partenze vuol dire meno morti in mare». Secondo Iwobi «l'immigrazione regolare deve essere fondata sul lavoro ed è la sinistra che ha illuso migliaia di giovani africani per un futuro in questo Paese che non c'è. Chi contesta Salvini, consapevolmente o meno, difende il business dell'immigrazione, lo sfruttamento del lavoro dei migranti e lascia che il Mar Mediterraneo continui a mietere vittime».

L'appello dall colonne de Il Giornale
«Esiste una reale possibilità che nei prossimi anni la Lega, se resta unita, possa diventare il primo partito italiano». Inizia così l'appello di Francesco Alberoni su Il Giornale per lanciare una campagna in difesa di Matteo Salvini. Perché la Lega «può vincere contro i Cinque Stelle perché ha un modello di Stato, una concreta capacità amministrativa e (almeno per ora) un capo carismatico». Perché dopo aver «convinto il popolo» della possibilità di estendere il progetto del Carroccio a tutto il Paese, «ha avuto l'audacia di accordarsi con i Cinque Stelle, un movimento strutturalmente e ideologicamente fortissimo, ma senza un disegno dello Stato e più sprovveduto nel governo delle comunità locali e delle Regioni. E poiché la Lega rischia di vincere la partita c'è da aspettarsi che tanto i Cinque Stelle quanto il Pd scatenino contro la Lega e contro Salvini e (indirettamente) contro il centrodestra una di quelle offensive di diffamazione devastanti che sono la specialità della sinistra e dei suoi intellettuali. Essi, per sconfiggere un nemico, prima lo denigrano, poi lo accusano di ogni ignominia, lo infangano. È così che hanno fatto con Berlusconi». Da qui l'invito «agli amici della Lega» che «forse non rendono conto del pericolo» a «proteggersi in anticipo da questo attacco che mirerà a dividerli e a screditarli ferendo a morte il centrodestra di cui essi sono la punta più avanzata».