19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Polemiche

Mani in tasca durante l'Inno di Mameli: polemiche contro Roberto Fico

La terza carica dello Stato pizzicata dalle telecamere durante anniversario della strage di Capaci. Dal Pd a Fratelli d'Italia, una pioggia di critiche

PALERMO - Polemiche non solo sui social per le mani in tasca del presidente della Camera, Fico, sorpreso dalle telecamere con le mani in tasca durante la prima strofa dell'inno di Mameli a Palermo per l'arrivo della Nave della Legalità. «Un presidente della Camera con le mani in tasca durante l'Inno d'Italia è semplicemente indegno» scrive su Facebook la Presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. Allarga il tiro al Movimento 5 stelle la senatrice del Pd, Monica Cirinnà, che attacca Alessandro Di Battista e papà Vittorio, «davvero una bella famigliola quella di Di Battista. Contemporaneamente padre e figlio attaccano volgarmente il Quirinale e le prerogative del presidente Mattarella con parole che molto hanno a che fare con l'eversione istituzionale, evocando persino violenze e devastazioni. Emerge chiaramente l'anima nera e fascista, come più volte da loro stessi ammesso, di soggetti extraparlamentari organici a M5S». Quindi è il turno del presidente della Camera, Roberto Fico: «Uno spettacolo inquietante - aggiunge - nel quale si inserisce il comportamento della terza carica dello Stato Roberto Fico che, in un video durante le commemorazioni della strage di Capaci, se ne sta distrattamente con le mani in tasca senza cantare l'inno. Sta venendo fuori il vero volto del tanto sbandierato cambiamento M5S: nessun rispetto per gli italiani, le sue istituzioni, la legalità e la democrazia».

Quindi è il turno di Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d'Italia: «Passino pure le foto di lui che prende l'autobus con tutta la scorta e il fotografo al seguito che tanto hanno fatto sorridere gli italiani, ma non posso non trovare offensivo e poco rispettoso delle istituzioni che anche lo stesso Fico rappresenta, vedere le immagini del presidente della Camera che a Palermo, nel giorno del ventiseiesimo anniversario della strage di Capaci, tiene le mani in tasca durante l'Inno di Mameli. Se nelle sue corde non c'è l'amore per la Patria e il rispetto per le persone che in nome della Nazione sono morte, Fico come minimo si astenga dal partecipare a manifestazioni come quella per Falcone, anche se certo, sarebbe meglio prendesse l'autobus e lasciasse la presidenza della Camera con le mani dove preferisce lui. Durante l'esecuzione dell'inno di Mameli, stamane al porto di Palermo dove era approdata la Nave della legalità con mille ragazzi a bordo, il presidente della Camera ha tenuto le mani in tasca per circa 10 secondi durante l'esecuzione dell'Inn di Mameli, da quanto si vede nel video. Nelle immagini Fico è accanto al sindaco di Palermo Leoluca Orlando e ad altre autorità per la commemorazione di Falcone, della moglie e degli uomini della scorta uccisi 26 anni fa nella strage di Capaci».

Cambiando schieramento politico, le critiche non cessano. Per Vito Vattuone, senatore Pd, «guardare il video del presidente Fico pubblicato qualche ore, che durante l'approdo al porto di Palermo della Nave della legalità per ricordare la strage di Capaci, ha le mani in tasca durante l'inno di Mameli, è veramente avvilente. Mi chiedo se la terza carica dello Stato può partecipare a una cerimonia così solenne senza proferire una parola durante l'intonazione dell'inno e per giunta con le mani in tasca, ostentando un'indifferenza imbarazzante».

Su Facebook, la dura replica del presidente della Camera, Roberto Fico: «Il rispetto per il Paese passa da qui, da quello che noi facciamo ogni giorno, dalla dignità che con le nostre azioni diamo alle istituzioni. Ma capisco che faccia più notizia una mano tenuta in tasca per sei secondi mentre ero assorto da tutta quella energia e da quelle emozioni, piuttosto che tutto quanto detto e fatto in questa meravigliosa giornata. Preferisco una mano in tasca per qualche secondo alla mano sul cuore di chi poi tradisce lo Stato».