20 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Governo

Salvini premier e M5s primo partito: oggi l'Italia voterebbe così

In pieno stallo politico, Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera analizza l'ultimo sondaggio

Matteo Salvini e Luigi Di Maio
Matteo Salvini e Luigi Di Maio Foto: ANSA

MILANO - Non è cambiato niente. Ma, in fondo, è cambiato tutto. Salvini premier, e non più Di Maio. Movimento 5 stelle primo partito. Sarebbe questo, secondo Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera, l'esito di un eventuale ritorno alle urne. Se gli italiani sono ancora convinti ad affidarsi al Movimento 5 stelle come forza politica, lo stallo politico che dura ormai da due mesi ha penalizzato Luigi Di Maio e premiato Matteo Salvini. Al primo posto tra i partiti c'è infatti il M5s con il 33,7% delle preferenze ( in crescita dello 0,2% nelle ultime due settimane). Al secondo posto la Lega Nord, che passa dal 19,5% al 21,2%. Sul podio, ma risultato tutt'altro da festeggiare, il Partito Democratico che continua a perdere preferenze negli orientamenti di voto (dal 19,5% al 18,3%). In crescita invece Forza Italia (13,1%; +0,2%). 

Un ritorno alle urne? Non cambierebbe niente
Un eventuale ritorno alle urne a breve termine, come si augura soprattutto il Movimento 5 stelle, non cambierebbe la situazione di stallo: il centrodestra infatti continuerebbe ad essere la prima coalizione con il 39% dei consensi. Il Movimento 5 stelle di fatto confermerebbe il risultato del 4 marzo mentre il centrosinistra perderebbe l'1,4% dei consensi.

Ma tornare a votare conviene al Movimento 5 stelle
Perché allora il Movimento 5 stelle spinge tanto per tornare al voto? Semplice. Più il tempo passa più il centrodestra continua a crescere. E, oggi, sarebbe a poco più dell'1% dalla cosiddetta "soglia implicita" del 40% che potrebbe garantire la maggioranza nelle due Camere. Il motivo, anche in questo caso, è semplice: per gli italiani il Movimento 5 stelle ha vinto le elezioni; per gli italiani il Movimento 5 stelle non è stato in grado di dar vita a un governo. Da qui la crescita del centrodestra, evidentemente percepito più compatto intorno a un leader. Che in questo caso sarebbe Matteo Salvini. Votare presto permetterebbe quindi al Movimento 5 stelle di tornare a giocare sul terreno a loro più consono, quello della campagna elettorale.

Salvini il leader che convince di più
L’indice di gradimento dei leader fa infatti registrare un cambiamento nelle posizioni del podio. Se ad aprile in testa c'era Luigi Di Maio (indice 45) con Matteo Salvini al secondo posto (43) e il premier uscente Paolo Gentiloni al terzo (41), oggi al primo posto c'è Salvini (44) e al secondo Gentiloni (43). Addirittura terzo Di Maio (37), in calo di ben 8 punti. Eccolo il "capro espiatorio" dello stallo politico secondo la "pancia" degli italiani: il capo politico del primo partito d'Italia che non sarebbe stato in grado di formare nessun tipo di governo.