Governo, Salvini: unico dialogo possibile è Lega-M5S. Ma basta veti
«Basta veti», dice il leader della Lega Matteo Salvini a Luigi Di Maio

ROMA - «Se Di Maio, come a parole dice, vuole rispettare il voto degli italiani, l'unico dialogo possibile è quello tra Lega e M5S. Lui parla di nuovo, ma se per nuovo intende andare a colazione con Renzi o con la Boschi ha uno strano concetto di nuovo». Lo ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini, oggi a Fogliano-Redipuglia, a margine di un incontro con i cittadini. «Il dialogo con i 5 stelle è possibile se la smettono di porre veti e di mettersi al centro del mondo, visto che sono arrivati secondi e non primi». Salvini ha aggiunto: «Io ho voglia di dialogare, ho voglia di costruire e ho voglia di cancellare la legge Fornero, ridurre le tasse, espellere un po' di clandestini: ci proverò fino all'ultimo, se non fosse possibile la parola torna agli italiani». E a chi gli chiedeva se vedremo un governo già questa settimana, Salvini ha risposto sorridendo: «Questa settimana? Mi sa che sei troppo ottimista».
Accordo di governo? Distinto da questioni regionali
Il leader della Lega ha assicurato che l'accordo di governo non dipende dal risultato delle elezioni regionali in Friuli Venezi Giulia del prossimo 29 aprile. «Eleggere Massimiliano Fedriga governatore del Friuli Venezia Giulia è importante per il Fvg, per riaprire gli ospedali che la sinistra ha chiuso e per riportare ordine e sicurezza e tranquillità in questa Regione», ha dichiarato Salvini a margine di un incontro a Fogliano-Redipuglia (GO). «Le partite romane - ha quindi specificato - sono distinte da quelle lombarde, friulane, siciliane o venete. Sono orgoglioso della scelta unitaria per la regione Fvg e chiedo ai cittadini di non fidarsi dei sondaggi. È vero che siamo in grande vantaggio, ma la sinistra ha scelto come data del voto il 29 aprile, che è in mezzo a due ponti, sperando che voti meno gente possibile. Io spero che votino tanti cittadini del Friuli Venezia Giulia, che Fedriga e il centrodestra superino il 50% e in 5 anni si rimetteranno a posto tutte le cose disfatte dall'accoppiata Serracchiani-Bolzonello nei 5 anni passati: l'importante è che si voti e che non si pensi di aver già vinto, in quanto non abbiamo ancora vinto niente».
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